Grand Combin, l’Unité dice addio alla micro di Variney: sotto l’Ausl diventerà una RSA
Negli ultimi mesi del 2020 la struttura era stata trasformata per ospitare i pazienti Covid in via di guarigione con l'obiettivo di decongestionare l'ospedale Parini
E’ ufficiale. La microcomunità di Variney non tornerà all’Unité des communes Grand Combin. Con la trasformazione in struttura dedicata ai pazienti Covid in via di guarigione, la struttura era stata“trasferita” all’Ausl e così resterà. «Come Unité stiamo procedendo alla definizione delle pratiche per il passaggio definitivo della micro all’Ausl – conferma il presidente dell’Unité e sindaco di Etroubles, Marco Calchera -. Ci auguriamo che i tempi siano relativamente brevi. Noi stiamo lavorando sui vari aspetti da mesi».
Secondo quanto riferisce il direttore sanitario dell’Ausl Guido Giardini,«da settembre la strutturano Covid si occuperà di malati cronici, sub acutio lungodegenti. Sarà tipo una RSA». Al momento, però, mancano ancora gli accordi sindacali per il passaggio del personale dall’Unité all’Azienda sanitaria valdostana. «Il confronto con i sindacati è appena iniziato», precisa Giardini.
Da micro a struttura Covid
Nel corso degli ultimi mesi,comunque, la ormai ex microcomunità di Variney ha ospitato pazienti positivi al Covid che necessitavano di cure a bassa intensità, i quali non potevano essere dimessi in quanto già ospiti di RSA o perché nel loro domicilio erano presenti altre persone non contagiate dal coronavirus.
La decisione era stata presa dal Governo regionale, con l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse che nel novembre 2020 aveva spiegato: «Per alleggerire la pressione sull’ospedale abbiamo dovuto individuare sedi esterne dove destinare i pazienti che non hanno più l’esigenza di essere ospedalizzati ma che, comunque, devono rimanere isolati. Nella struttura di Variney» sono «collocati i pazienti positivi dimessi dal Parini che devono ancora mantenere il distanziamento sociale e per i quali comunque è ancora necessaria l’attenzione di operatori sanitari dedicati. Il definire nuove strutture a seconda della tipologia di pazienti e sulla base dell’evoluzione clinica del virus riteniamo sia importante, per tutelare tutta la comunità e per garantire una migliore assistenza a tutti». E così è stato.
«Grande aiuto per decongestionare l’ospedale»
Nella fase più acuta della seconda ondata, spiega il direttore sanitario dell’Ausl,«siamo arrivati ad avere anche 30 pazienti a Variney, quindi la struttura ci ha dato una grossa mano per decongestionare l’ospedale. Secondo me è stato un bell’esempio di collaborazione tra ospedale e territorio».
Attualmente, invece, i pazienti positivi ospiti della struttura di Variney sono 7 (dato aggiornato alla scorsa settimana), ma il numero potrebbe crescere nei prossimi giorni con il trasferimento di alcuni positivi che si trovano nei reparti Covid del nosocomio regionale e che sono in via di guarigione.
Con il passaggio della micro all’Ausl, all’Unité des communes Grand Combin rimangono quindi la struttura di Roisan (24 posti letto circa) e quella di Doues (20 posti circa).
(federico donato)