Sicurezza sul lavoro: Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti alla Cogne
E' il terzo appuntamento organizzato dalle tre sigle sindacali per dire basta alle morti e agli infortuni
Sicurezza sul lavoro: Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti alla Cogne, luogo simbolo dell’industria in Valle d’Aosta. E’ il terzo appuntamento organizzato dalle tre sigle sindacali per dire basta alle morti e agli infortuni sul lavoro. Sono intervenuti Fabrizio Graziola (Fiom), Gabriele Noto (Uil) e Fausto Renna (Cisl).
Gli interventi
«Siamo all’ultima tappa di un percorso iniziato il 20 maggio. La media nazionale dei morti sul lavoro è di 3 al giorno. La Valle d’Aosta, fortunatamente, non ha questi dati. Tuttavia l’attenzione deve restare alta. Non possiamo pensare che qualcuno entri sul posto di lavoro e ne esca in ambulanza o peggio ancora in una cassa da morto. Morti sul lavoro non ce ne devono essere più. Le leggi in Italia ci sono bisogna creare la cultura della sicurezza» ha sottolineato Graziola della Fiom.
«Siamo davanti a un’azienda che è stata storicamente pericolosa. Sono stati 50 anni di battaglie. Il 70% delle aziende ispezionate in Valle d’Aosta hanno mostrato lacune sulla sicurezza. La nostra lotta va avanti fino a che avremo morti zero sul lavoro» ha aggiunto Noto.
«Il mondo artigianale è dimenticato. Nelle fabbriche abbiamo le rappresentanze che ci riferiscono. Le imprese artigiane invece sono difficilmente raggiungibili. Ci vuole una particolare attenzione verso i lavoratori perché la sicurezza non può essere demandata». Lo ha sottolineato Renna della Cisl.
Il volantino
Per rendere le fabbriche più sicure i sindacati in un volantino chiedono.
Imporre la presenza degli Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) in ogni sito industriale;
Non basta essere veloci, sì al lavoro in sicurezza;
La formazione deve essere per tutti i lavoratori;
Sul lavoro non devono mai mancare i dispositivi di protezione individuale (dpi);
Il CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) parla chiaro: salute e sicurezza al primo posto;
Investimenti non solo per migliorare la produzione, ma soprattutto per aumentare la sicurezza;
Piena libertà agli rls sui posti di lavoro, perché la sicurezza parte anche dalla comunicazione con i lavoratori;
Non vogliamo più sentire parlare di “grandi” padroni, che minacciano la libertà individuale
(d.c.)