Scuole aperte in estate: didattica sì ma niente attività ludiche
Entro oggi, mercoledì 12 maggio, le scuole devono presentare i progetti che riguarderanno i ragazzi delle superiori e di II e III media, le classi che hanno trascorso buona parte dell'anno in didattica a distanza. Le attività saranno indicativamente concentrate nel mese di giugno e tra fine agosto e inizio settembre.
Scuole aperte in estate: didattica sì ma niente attività ludiche.
Entro mercoledì 12 maggio le istituzioni scolastiche dovranno presentare gli eventuali progetti didattico-educativi candidati al Piano Scuola Estate 2021, pensato dal ministero dell’Istruzione «perché il periodo estivo diventi preziosa occasione per le istituzioni scolastiche, per attivare azioni personalizzate di contrasto alle vecchie e nuove povertà educative, gettando una sorta di ponte che introduca al nuovo anno scolastico 2021/2022».
Il Piano Estate 2021 è finanziato con un importo complessivo di circa 520 milioni di euro; 3 milioni spettano a Valle d’Aosta e province autonome di Trento e Bolzano.
Finanziamenti propri
«In attesa del decreto di riparto che assegnerà le risorse alla nostra regione e alle province autonome di Trento e di Bolzano, si è deciso di finanziare i progetti attraverso risorse finanziarie disponibili nel bilancio delle istituzioni scolastiche e di una eventuale integrazione fino a un massimo di 5 mila euro per le scuole secondarie di secondo grado e di 2 mila 500 euro per le secondarie di primo grado – spiega la Sovrintendente agli Studi Marina Fey -.
Eventualmente, nel caso i fondi del Ministero siano ripartiti in tempi utili, si potranno prevedere integrazioni».
I progetti
«Nella nostra regione, abbiamo deciso di privilegiare i progetti destinati agli studenti di II e III media e ai ragazzi delle scuole superiori – prosegue la Sovrintendente –, coloro che cioè hanno trascorso parte dell’anno scolastico in dad».
Il ‘ponte formativo per un nuovo inizio’ ipotizzato dal Ministero prevede lo studio di gruppo, il lavoro in comunità, ma anche uscite sul territorio, educazione fisica e sport, attività di laboratorio utili al rinforzo e allo sviluppo degli apprendimenti, anche con l’obiettivo di rafforzare la relazione tra coetanei, messa a dura prova dalla didattica a distanza e dalle periodiche restrizioni.
Tra i progetti ipotizzati ci sono anche le attività Campus, Computing, Arte, Musica, Vita Pubblica, Sport con l’obiettivo di riavvicinare il mondo della scuola ad attività particolarmente penalizzate durante la crisi pandemica.
Per recuperare o rafforzare gli apprendimenti, si ipotizzano anche laboratori di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti con il tutoraggio degli insegnanti.
L’assessore: «Privilegiamo la didattica»
«La scelta dell’Amministrazione scolastica è stata di sostenere le II e III classi della scuola secondaria di primo grado e le scuole superiori – spiega l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri -.
Finanzieremo gli eventuali progetti presentati dalle Istituzioni scolastiche con fondi nostri poiché non abbiamo la certezza del quando arriveranno quelli destinati dallo Stato.
Prioritariamente, saranno privilegiate le attività didattiche di recupero o potenziamento degli apprendimenti e sarà messo da parte l’aspetto ludico – annuncia l’Assessore -.
Riteniamo infatti che l’offerta di privati, enti locali e cooperativa, attraverso centri estivi e ludico-sportivi sia valida e che le famiglie possano trovare la soluzione a loro misura.
In linea di massima, ci concentreremo sul recupero della didattica nel mese di giugno e tra fine agosto e inizio settembre».
Nella foto d’archivio, studenti al liceo Regina Maria Adelaide di Aosta.
(cinzia timpano)