Perloz: raccolta firme per salvare la scuola dell’infanzia
Il numero esiguo degli iscritti - quattro bambini - non permetterebbe di attivare la sezione dal prossimo anno scolastico.
Perloz: una raccolta firme per salvare la scuola dell’infanzia.
Non solo la raccolta firme su change.org per la scuola di Chesallet; anche a Perloz, i micro numeri rischiano di condannare la sezione della scuola dell’infanzia.
Un piccolo grande appello per salvare la scuola dell’infanzia del capoluogo.
I genitori dei nuovi iscritti per l’anno scolastico 2021-2022 si sono infatti attivati attraverso internet e i social per promuovere una raccolta firme che in pochi giorni ha convinto quasi mille sostenitori.
«L’appello dei genitori ha permesso di far conoscere la situazione difficile che sta vivendo la scuola dell’infanzia di Perloz – spiega la sindaca Ivana Chanoux – non si tratta di una problematica circoscritta al nostro territorio il quale, seppur con numeri contenuti, è sempre riuscito a garantire l’istruzione materna e primaria, ma di un problema che riguarda in generale i piccoli comuni».
La sezione, così tecnicamente definita la scuola di Perloz, ha una trentina di bambini iscritti, 22 delle scuola primaria – dalla classe prima alla quinta – e 8 della scuola dell’infanzia, in cui rientrano non solo bimbi residenti nel comune, ma anche dei paesi limitrofi come Pont-Saint-Martin.
«Alcune buone ragioni per cui i genitori potrebbero scegliere di mandare i propri figli a Perloz?
Possiamo citarne molteplici, come il servizio scuolabus che tutti i giorni passa a prendere gli alunni e li riporta a casa a lezioni terminate, l’ottimo servizio refezione e la struttura che permette di sfruttare il parco giochi tutto l’anno.
Ma non solo, la possibilità di vivere una realtà piccola ha i suoi vantaggi, permette infatti ai bambini di essere più seguiti e di fare amicizia con compagni di età differenti» – continua la sindaca.
La pandemia globale attualmente in corso non ha sicuramente giovato e anzi, ha messo in difficoltà anche l’ambiente scolastico, ma in tempo di Covid-19 una piccola scuola può gestire meglio il contenimento dei contagi».
L’esiguo numero di iscritti – quattro, forse addirittura tre – non permetterebbe di attivare la sezione per il prossimo anno scolastico; in servizio, a Perloz, ci sono due insegnanti.
Allarga le braccia l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri: «abbiamo incontrato la sindaca – spiega – ma più che un’azione di moral suasion cercando di convincere le famiglie a iscrivere lì i propri figli non si può fare.
Noi agiamo sulla base della norma e quattro bambini, forse neppure quattro, non sono sufficienti a mantenere la sezione».
Nella foto, l’edificio che ospita sia la casa comunale che la scuola dell’infanzia.
(sofia fregnani)