Ristori: «risorse per 70-80 milioni di euro dalla legge di assestamento»
Lo ha annunciato il presidente della Regione Erik Lavevaz intervenendo nel pomeriggio all'assemblea degli albergatori della Valle d'Aosta. L'assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz ha ipotizzato l'arrivo di 70/73 milioni dal Fondo nazionale per la montagna.
Ristori: «risorse per 70-80 milioni di euro dalla legge di assestamento».
«Cerchiamo insieme di uscire dal pantano, con aiuto, ristori, risarcimenti, chiamiamoli come vogliamo.
Di fatto, questi aiuti ci serviranno per riprendere il lavoro.
Lottiamo ancora contro l’emergenza sanitaria, ma oggi vediamo più nitida la luce in fondo al tunnel.
Il nostro sistema sanitaria ha saputo rispondere meglio a queste ultime ondate e i vaccini sono l’unica vera prospettiva di uscita.
I tempi non saranno brevissimi ma la prospettiva è abbastanza chiaro.
Tra oggi e domani sarà approvato il decreto Sostegni e noi approveremo la legge di assestamento che metterà in campo risorse importanti, circa 70/80 milioni».
Lo ha detto oggi il presidente della Regione Erik Lavevaz, intervenendo ai lavori dell’associazione degli albergatori della Valle d’Aosta -.
Ottimismo e la sfida in autunno
Lavevaz ha espresso parole di ottimismo ma al tempo stesso ha annunciato la sfida che ci aspetta per l’autunno.
«Guardiamo all’estate – ha spiegato Lavevaz –.
Se già lo scorso anno l’estate è stata positiva, quando il ‘nemico’ era poco conosciuto, sono sicuro che quella imminente sarà ottima e sono certo che sarà all’altezza delle aspettative di tutti.
Certo è che la sfida rimane aperta per l’autunno, dovremo raggiungere una stabilità sanitaria che non dovrà farci temere nuove recrudescenze così come è successo lo scorso anno tra autunno e inverno. Sarebbe deleterio.
«Per qualche tempo dovremo imparare a convivere con il virus – ha detto Lavevaz -.
E’ purtroppo inimmaginabile pensare di uscirne in maniera rapida.
Di qui la necessità di trovare stabilità dal punto di vista sanitario.
Da un anno, aperture e chiusure repentine sono state deleterie».
Coprifuoco e ristorazione al chiuso
«La sfida per la ripartenza non è semplice, ma dobbiamo imparare a convivere con questo nemico.
Questo Governo si è insediato nel pieno della seconda ondata – ha spiegato il presidente della Regione -.
Abbiamo cercato di fare pur con armi molto spuntate, con numerosi sforzi per rendere applicabili e direi sensate le norme statali che di settimana in settimana sono cambiate.
Nelle ultime settimane, in Conferenza delle Regioni ho trovato un clima molto simile all’assemblea dei sindaci valdostani – ha detto Lavevaz – dove la discussione politica è stata superata dalla necessità di guardare ai bisogni della comunità.
Siamo concordi con le altre regioni nel richiedere lo spostamento del coprifuoco; abbiamo chiesto a gran voce di rivedere le norme sul divieto delle attività di ristorazione al chiuso; se il problema è già per le coste liguri o romagnole, lo sarà molto di più per una regione di montagna» -.
Il presidente della Chambre: ristori ma anche investimenti per il futuro
Di necessità di «lavorare insieme, nessuno escluso, per uscire da questo momento» ha parlato il presidente della Chambre Nicola Rosset che ha ricordato «come il sistema turismo abbia patito più di altri settori e come la sofferenza del turismo ricada su altre attività-.
Secondo Rosset, «i ristori saranno importanti ma non basteranno a portare le aziende in acque sicure. C’è bisogno di misure che permettano investimenti nelle aziende, accesso al credito e condizioni più vantaggiose per poter investire per un futuro, sfruttando l’appeal importante della nostra regione».
Le parole dell’assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz
Di «dramma collettivo che tocca tutta la comunità e che ha scolpito duramente alcuni settori con crudeltà grottesca» ha parlato l’assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz, riferendosi al fatto che alberghi e ristorazioni sono le attività che hanno avuto meno restrizioni dirette ma che hanno subito i devastanti effetti delle restrizioni di contorno, con il blocco delle attività congressuali e fieristiche, l’assenza di eventi culturale, la mancata riapertura degli impianti a fune….
L’assessore Guichardaz ha parlato di cifre; «dal Fondo nazionale per la montagna dovrebbero arrivare 70/73 milioni di euro – ha spiegato – a favore delle imprese turistiche ci saranno 28 milioni euro, 4 milioni per i maestri di sci e 40 milioni per coprire i debiti degli impianti di risalita. Una bella boccata d’ossigeno».
Nella foto in alto, da sinistra, il presidente della Regione Erik Lavevaz, il presidente degli albergatori valdostani Filippo Gérard e il presidente della Chambre Nicola Rosset.
(cinzia timpano)