Albergatori: «risposte reali dalla politica e risorse massicce per il turismo»
Lo ha chiesto il presidente degli albergatori valdostani Filippo Gérard, dopo la delusione del decreto Ristori e auspicando maggiore attenzione dal Decreto Sostegni 2 e da Finaosta
Albergatori: «risposte reali dalla politica e risorse massicce per il turismo».
Dalla delusione per il primo Decreto Ristori, alla speranza per il decreto Sostegni bis, passando per la norma sui mutui regionali, alle risposte reali «non arrivate», al sostegno di una cinquantina di giovani aziende alberghiere valdostane che rischiano di non farcela perchè non hanno una storia anagrafica che le include negli aiuti.
Il presidente degli albergatori valdostani Filippo Gérard ha parlato di questo e molto altro nel pomeriggio, durante l’assemblea degli albergatori, svoltasi in parte in presenza nel salone di palazzo regionale e in parte via streaming.
Albergatori: mancate risposte dalla politica
Gérard ha posto l’accento sulle mancate risposte dalla politica.
«Risposte reali non ne sono arrivate. Siamo stati ascoltati – ha detto Gérard – ma di reale non abbiamo visto nulla.
Auspichiamo che da qui alla fine del mese si capirà come saranno destinati i 70/80 milioni previsti, augurando che siano destinati al sostegno del nostro settore».
Gérard ha parlato di una crisi senza precedenti che ha investito il turismo, «arriviamo da una chiusura di 8-14 mesi, qualcuno non ha riaperto in estate, ha visto sfumare la stagione invernale – ha detto, citando anche i rifugi alpini «che hanno visto sfumare la seconda stagione dello scialpinismo».
Lo sci e il concetto stesso di vacanza sono stati come prodotto quasi criminali.
Il 19 febbraio, più che una data, rappresenta per noi una ferita, nella quale si è mostrato il mancato rispetto per il nostro lavoro e per il nostro particolarismo da parte dello Stato – ha detto il presidente degli alberatori valdostani -.
Risorse: ristori come investimento per il futuro
Gérard ha accennato alle «regole assurde» del pranzo e delle cene all’aperto, «speriamo a proposito di allentamenti sul coprifuoco, come pare in queste ore».
Le intenzioni espresse dal premier Draghi, «questo è l’anno del dare e non del chiedere» sono rimaste vacue secondo Gérard, che ha spesso citato, a fianco degli albergatori, quelle aziende legate al mondo dello spettacolo, del teatro, anch’esse al palo.
Ha citato l’esempio della Francia, «con uno Stato più ricco, per carità ma che ha dimostrato una diversa sensibilità, indennizzando mese per mese le imprese turistiche azzoppate dalle restrizioni sul turismo e la mobilità».
«Loro arriveranno più competitivi, più freschi – ha detto Gérard – noi dovremo curare le nostre ferite, abbiamo attinto ai risparmi personali o siamo ricorsi ai prestiti bancari.
Auspichiamo che l’assessore al Turismo sappia farsi portavoce delle nostre esigenze per comare il divario tra noi e le altre nazioni» -.
Gérard ha anche citato l’esempio extra UE del Regno Unito, «che ha considerato gli aiuti un vero e proprio investimento per preservare il tessuto imprenditoriale.
E se la performance del 2020 è stata la peggiore, con una perdita del PIL del 10%, le previsioni di Golman Sachs parlano di un 2021 con la miglior performance del 2021, con un 7,8% di crescita.
Un exploit dovuto alla campagna vaccinale efficiente e rapida, alla politica di sostegni alle imprese e alle riaperture.
Le critiche Gérard, riferendosi alle recenti dichiarazioni dell’assessore Caveri che ha parlato di una necessaria riorganizzazione della Finanziaria regionale, ha auspicato che «Finaosta torni a essere la Ferrari della nostra regione».
La nuova norma sui mutui Finaosta, poi modificata, ha previsto la sospensione fino ad aprile 2022 della sola quota quota capitale.
La modifica non è piaciuta agli albergatori che dovranno versare la quota interessi, «aggiungendo questa voce alle uscite per i costi fissi» – ha detto Gérard.
Il presidente degli albergatori ha anche parlato delle neonate aziende alberghiere, «sono 49 nella nostra regione e non avendo uno storico di fatturato, non possono dimostrare la perdita. Giovani imprenditori che affrontano il mercato nel momento peggiore e nel settore più colpito.
Per questo chiediamo una norma ad hoc per le giovani aziende, per rilanciare le aziende e per molti il proprio sogno».
Risorse ma anche attenzione alla montagna
«Chiediamo che le risorse possano essere gestite con maggiore autonomia e che le maggiori risorse siano destinate al comparto turistico – ha precisato Gérard -.
Non chiediamo aiuto per andare e coprire profitti, non abbiamo mai pensato di avere nello Stato il salvatore della Patria.
Ma chiediamo sostegno per uscire dalla crisi, in un momento drammatico, sicuramente il più difficile per le nostre aziende.
Nel Defr recentemente approvato, vorremmo ci fosse attenzione per i territori di montagna, perchè si garantisca il non spopolamento della montagna.
Gérard ha parlato anche del Fondo Ristori della Montagna, «le cui cifre non sono definitive, ma che ci penalizzano rispetto ad esempio alle province di Trento e Bolzano» e ha anche citato i fondi del Recovery Fund, «così come per i treni ad alta velocità vorremmo attenzione per i collegamenti intervallivi, per aumentare i livelli turistici.
Chiediamo attenzione per le infrastrutture per noi strategiche, in una dinamica nuova, non soltanto per lo sci ma come volàno di sviluppo 365 giorni all’anno».
Albergatori: vogliamo tornare ad accogliere i nostri ospiti.
«Non parliamo di un inverno con poca neve, parliamo di una crisi devastante. Le aspettative nei vostri confronti sono altissime – ha detto rivolgendosi idealmente alla Giunta regionale -.
Mi auguro venga aiutato un asset strategico per la nostra regione e mi auguro che questa crisi senza precedenti possa rappresentare una rinascita, delineando cosa vorrà essere la nostre regione da qui ai prossimi 20 anni».
A Torino, nei giorni scorsi, l’attore Valerio Binasco ha urlato ‘bentornati’ al suo pubblico; noi vogliamo fare lo stesso, tornare ad accogliere i nostri ospiti, tornare a lavorare e con noi i nostri collaboratori» – ha concluso Gérard -.
(cinzia timpano)