1° Maggio, Savt: «La grande vittima della pandemia è il lavoro»
Il Savt in questa giornata ha celebrato le vittime del Col du Mont e reso omaggio alla memoria di Rinaldo Zublena tra i promotori del Comitato per la Festa dei Lavoratori a Verrès
1° Maggio, Savt: «La grande vittima della pandemia è il lavoro».
Il sindacato autonomo dei lavoratori valdostani sottolinea: «Il risultato di questa crisi economico-sociale che accompagna l’emergenza sanitaria è stato quello di creare una vera grande vittima: il lavoro. Sappiamo tutti quanti cosa è successo nella recente stagione invernale in Valle d’Aosta, con le stazioni turistiche che praticamente non hanno mai aperto, con gravi ripercussioni sui lavoratori coinvolti nei vari settori produttivi e sull’intero indotto, che ancora oggi ne pagano le conseguenze. Il tutto con l’incertezza assoluta di cosa avverrà nel momento in cui verrà meno il blocco dei licenziamenti e con il grande punto interrogativo di capire cosa potrà succedere nell’estate ormai alle porte, anche se tutti quanti crediamo e speriamo che la campagna di vaccinazione possa finalmente mettere fine a questo brutto incubo e che si possa progressivamente arrivare alla riapertura delle varie attività».
In ricordo delle vittime del Col du Mont e di Rinaldo Zublena
Il Savt in questa giornata ha celebrato le vittime del Col du Mont e reso omaggio alla memoria di Rinaldo Zublena tra i promotori del Comitato per la Festa dei Lavoratori a Verrès. Spiega il segretario regionale Claudio Albertinelli: «La scelta è stata dettata dal fatto che ci troviamo di fronte al monumento dedicato a 33 lavoratori della Cogne e 2 alpini che sono stati travolti da una valanga il 26 gennaio 1945 nel tentativo di portare i rifornimenti alle truppe militari impegnate nelle operazioni di guerra. Il parallelismo con quello che sta avvenendo in questo periodo storico viene subito naturale». Aggiunge: «Ci siamo ritrovati infatti dall’oggi al domani a vivere una vera e propria guerra che purtroppo continua a mietere vittime ogni giorno e che ha visto molti lavoratori, in particolare quelli della sanità, sacrificare la propria vita per combattere un nemico invisibile».
L’augurio
Il Savt esprime «l’augurio che possiamo e dobbiamo farci è che questo 1° maggio possa dare il via ad un momento di rilancio per la Valle d’Aosta. Tutti insieme dobbiamo fare in modo che vi sia una reale ripartenza del sistema e che le persone possano tornare a lavorare. Non c’è nulla che possa dare serenità e dignità come un lavoro. Dobbiamo uscire dalla logica dei bonus, degli ammortizzatori sociali, dei ristori e di qualsiasi altra forma di sostentamento. La Valle d’Aosta, l’Italia e il mondo intero hanno bisogno di ripartire e le persone di tornare a credere con fiducia nel futuro. Come dopo tutte le guerre c’è bisogno di una riscossa economica che dia anche risposte dal punto di vista sociale. La Valle d’Aosta deve farsi trovare pronta per vincere questa sfida grazie a un lavoro sinergico che veda coinvolti l’amministrazione regionale e le parti sociali».
(re.asotanews.it)