Zona rossa: negozi e servizi alla persona restano aperti
Non si può uscire dal proprio comune se non per ragioni di salute, lavoro, necessità e per fruire di servizi e attività non presenti nel proprio Comune di residenza o domicilio
Zona rossa: negozi e servizi alla persona restano aperti. L’ordinanza firmata dal presidente della Regione Erik Lavevaz consente l’apertura delle attività commerciali di dettaglio dei servizi alla persona, nello stretto rispetto delle regole di distanziamento e di divieto di ogni forma di assembramento.
Resta vietata «l’uscita dal territorio del proprio Comune se non per ragioni di salute, lavoro, necessità e per fruire di servizi e attività non sospesi che non sono presenti nel proprio Comune di residenza o domicilio».
Appello ai valdostani
Torna a ribadire il capo dell’esecutivo: «Solo un impegno collettivo può permettere la riduzione del numero di casi. L’attenzione di tutti è indispensabile per far diminuire le occasioni di contagio: occorre rispettare le regole per permettere a ognuno di tornare a lavorare e a vivere. Pensare che tutto sia finito può avere come effetto unicamente il prolungamento dell’emergenza: invece dobbiamo sforzarci tutti per permettere all’economia di ripartire, con tempi che sono dettati dall’emergenza sanitaria. I dati migliorano e la campagna vaccinale sta ottenendo i primi risultati, ma la strada verso la normalità è ancora lunga: solo insieme possiamo affrontarla, facendoci carico anche di tutti coloro che stanno pagando il prezzo più caro dal punto di vista economico e sociale».
L’antefatto
La Presidenza della Regione informa di aver ricevuto da parte del Ministro alla salute, Roberto Speranza, l’ordinanza che colloca la Valle d’Aosta nella “zona rossa” a partire da lunedì 3 maggio 2021. L’ordinanza del Ministero si basa sul superamento della soglia di 250 casi rilevati in una settimana ogni 100.000 abitanti. Nel periodo in esame, dal 22 al 28 aprile 2021, i casi rilevati sono stati 331, pari ad un’incidenza di 265 casi ogni 100.000.
La Regione ha avviato nella giornata di ieri un confronto con il Ministero, sottolineando come l’alto dato sull’incidenza sia da contestualizzare in un quadro di generale miglioramento di tutti gli altri indicatori di monitoraggio, a partire dalla pressione sul sistema sanitario. Dal confronto è emerso anche come, in queste condizioni, la riduzione dell’incidenza sotto la soglia di 250 su 100.000 permetterebbe alla Valle d’Aosta di tornare in zona arancione già a partire da lunedì 10 maggio.
(re.aostanews.it)