Aosta, Marché Vert Noël sdoppiato tra Teatro Romano e Arco d’Augusto
Annunciato lo svolgimento dell'edizione 2021-2022; l'inaugurazione è prevista per il 19 novembre
Si dividerà tra Teatro Romano e piazza Arco d’Augusto il Marché Vert Noël 2021-2022. La decisione è stata presa dalla Giunta del comune di Aosta, che nell’ultima riunione ha approvato le linee guida di un appuntamento che, Covid permettendo, tornerà dopo l’interruzione dello scorso anno dal 20 novembre al 6 gennaio.
Il Marché
Il governo comunale, insomma, ha deciso di provarci seriamente a riportare il Marché Vert Noël nelle festività aostane. L’inaugurazione è prevista il 19 novembre, con la manifestazione che verrà articolata in quattro diverse fasi.
Dal 20 novembre al 1° dicembre andrà in scena “En attendant le Marché”, dal 2 al 17 dicembre il “Marché de l’Immaculée”, dal 18 al 31 dicembre il “Marché Vert Noël” e dal 1° al 6 gennaio il “Marché du Nouvel An”.
Due sedi in ballo
Per garantire il rispetto delle normative anti-Covid, l’edizione di quest’anno andrà in scena nella tradizionale sede del Teatro Romano, ma anche in piazza Arco d’Augusto, così da permettere l’allestimento di un numero di chalet vicino a quello degli anni passati.
Gli orari
Alcuni dettagli saranno da definire in base all’andamento della pandemia, ma intanto emergono gli orari di apertura, tutti i giorni dalle 10.30 (tranne 25 dicembre e 1° gennaio, con apertura alle 14) e chiusura non prima delle 20.
L’orario potrebbe poi essere prolungato in alcuni fine settimana e nelle festività infrasettimanali fino alle 22, in concomitanza con eventuali iniziative collaterali organizzate in città.
Le quote per gli espositori sono state confermate.
Il commento
«In attesa degli sviluppi della difficile fase che stiamo affrontando da oltre un anno, abbiamo voluto iniziare a programmare con largo anticipo i mercatini di Natale – spiega l’assessora con delega allo Sviluppo economico, Alina Sapinet -. In questo modo possiamo mettere in moto la macchina organizzativa con le tempistiche necessarie, ma anche dare un segnale di speranza e di fiducia per la comunità quanto al futuro che ci attende, auspicando un prossimo rientro nella normalità delle nostre esistenze quotidiane».
(al.bi.)