Sentenza rifiuti: Av, Uv e VdA Unie si dissociano dalle dichiarazioni di Pcp
Per i gruppi alleati di Pcp «abbiamo votato la legge convinti della legittimità e l'abbiamo difesa in tutte le sedi»
Sentenza rifiuti: Av, Uv e VdA Unie lamentano la fuga in avanti di Pcp. «Bisogna evitare di divulgare notizie che creano false aspettative» sottolineano i gruppi consiliari Alliance Valdôtaine – Stella Alpina, Union Valdôtaine, Vallée d’Aoste Unie, in seguito alla pubblicazione della sentenza 76/2021 della Corte Costituzionale nella quale si dichiara l’illegittimità di una parte della legge regionale 3/2020.
Attesa l’incostituzionalità
Prendono atto con stupore delle dichiarazioni diffuse da alcuni consiglieri regionali (un comunicato di Pcp) che probabilmente hanno anche votato la legge e che affermano come l’incostituzionalità fosse ampiamente prevedibile.
Stupore
«Tale dichiarazione – osservano – impegna esclusivamente i Consiglieri e il gruppo consiliare che hanno diffuso il comunicato stampa, perché la legge oggetto di censura è stata votata nella convinzione che fosse legittima. Sarebbe quantomeno fuorviante far credere alla comunità valdostana che il legislatore regionale abbia approvato consapevolmente delle norme incostituzionali. Questa interpretazione errata sembrerebbe emergere anche da espressioni di rappresentanti di comitati che si occupano legittimamente della questione delle discariche. Le dichiarazioni nelle quali si parla di vizi dell’autorizzazione sono state smentite dal Governo regionale nei dibattiti consiliari e non hanno quindi nessun fondamento: sarebbe pertanto opportuno che si evitasse di divulgare notizie che potrebbero generare false aspettative e creare danni».
A riprova del fatto che gli atti votati fossero adottati nel rispetto delle prerogative statutarie costituzionalmente riconosciute, la Giunta regionale, con ampie motivazioni, si è costituita in tutte le sedi per difendere la fondatezza della legge regionale 3/2020 e gli atti conseguenti, affidando la difesa al professor Francesco Saverio Marini.
«La convinzione di aver approvato una legge senza vizi di costituzionalità – aggiungono i Consiglieri – è confermata dal fatto che anche la sentenza della Consulta dichiara infondata una parte delle questioni di illegittimità promosse dal Consiglio dei Ministri.»
I gruppi consiliari si impegnano fin da subito a trovare una soluzione legislativa che, nel rispetto delle indicazioni della Corte Costituzionale, dia risposte certe alle legittime preoccupazioni della comunità valdostana e alla indispensabile tutela ambientale del territorio.
(re.aostanews.it)