Châtillon: per il tiro a volo ancora nulla di fatto, mancano le risorse
Non è stato sottoscritto l'accordo tra Regione e Fitav ma, soprattutto, non ci sono soldi
Châtillon: per il tiro a volo ancora nulla di fatto. Non è stato sottoscritto l’accordo tra Regione e Fitav ma, soprattutto, mancano le risorse. A fare il punto in Consiglio Valle il presidente della Regione Erik Lavevaz rispondendo a un’interrogazione del consigliere Dennis Brunod (Lega) che chiedeva lo stato dell’arte dell’iniziativa. «Questa attività sportiva potrà essere un importante volano turistico per Châtillon e i comuni limitrofi, anche in virtù dell’omologazione per gare e raduni internazionali dell’impianto», ha argomentato il consigliere.
Le spiegazioni
Lavevaz, ha premesso che «questa iniziativa permette di fare il punto sull’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo impianto di tiro a volo a Châtillon L’incontro con i rappresentanti Fitav era finalizzato all’esame della bozza dell’accordo di programma, non era prevista la firma dell’Accordo di programma. Il Comune di Châtillon, in qualità di promotore dell’Accordo, ne ha approvato una bozza, ma per poter procedere alla sottoscrizione finale, questo deve essere approvato oltre che dalla Fitav anche dalla Regione e questa approvazione non c’è ancora stata, perché mancano le coperture economiche».
Il Presidente ha poi specificato che «alcuni ragionamenti per reperire le risorse sono stati fatti, in particolare nell’ambito dei fondi che si libereranno con il rendiconto 2020. Ora dobbiamo individuare le priorità, perché i fondi sono inferiori a tutte le richieste pervenute: nel corso delle prossime settimane si individueranno le richieste che si potranno coprire con i fondi del rendiconto 2020 e fra queste c’è indubbiamente anche l’impianto di tiro a volo».
La replica
Nella replica, il Consigliere Brunod ha osservato: «Per la sua realizzazione erano stati stanziati fondi nel programma dei lavori pubblici 2017-2019, poi nei bilanci 2020-2022 e 2021-2023 erano stati inseriti 100 mila euro per la sua progettazione. Il Presidente sostiene, invece, che per ora non ci sono le risorse: forse c’è stato un passaggio tecnico che non è andato come doveva. Ci auguriamo, a questo punto, che nelle priorità rimanga la volontà di realizzarlo, cercando di non andare troppo lunghi con le tempistiche, anche per non perdere la posizione a livello nazionale e internazionale della struttura. Noi riteniamo che l’impianto darebbe anche una grande mano al rilancio turistico di Châtillon e Saint-Vincent».
(re.aostanews.it)