Alpeggi: non sono possibili incentivi per chi assume giovani valdostani
Nella monticazione sono coinvolte circa 1000 persone di cui 700 dipendenti stagionali
Alpeggi: non sono possibili incentivi per chi assume giovani valdostani. Lo ha sottolineato in Consiglio Valle l’assessore regionale all’agricoltura Davide Sapinet, rispondendo a un’interpellanza presentata dal gruppo Pour l’Autonomie così motivata «noi crediamo sia corretto intervenire in questo settore anche per assicurare un futuro all’agricoltura e all’allevamento della Valle d’Aosta».
I numeri
Nel complesso sono coinvolte circa 1000 persone, di cui 300 tra conduttori e familiari coadiuvanti e 700 dipendenti stagionali. La quasi totalità di quest’ultimi è composta da stranieri provenienti da Romania, Albania e Marocco, mentre sono poche decine i salariati di origine valdostana. «Il problema della mancata assunzione di lavoratori valdostani non è sempre dovuto alla mancanza di posti lavoro, quanto piuttosto alla poca appetibilità che il lavoro di alpeggio rappresenta» ha spiegato Sapinet, commentando i numeri.
La normativa
Per l’assessore «la normativa dell’Unione europea e le regole del libero mercato non consentono di privilegiare l’assunzione di manodopera locale in sostituzione di quella straniera: allo stato attuale, pur condividendo il principio, non è quindi possibile prevedere incentivi fiscali per chi assume giovani valdostani. Diverso, invece, il discorso se parliamo di incentivi all’assunzione di personale, indipendentemente dalla provenienza dello stesso. Il gruppo di lavoro per le misure di contrasto all’emergenza sanitaria sta lavorando su una misura trasversale a beneficio di tutte le imprese, comprese quelle agricole. Si tratta nello specifico di un aiuto per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato stipulato».
Lavoratori in agricoltura
Ha concluso, annunciando: «Per il 2021 si sta procedendo ad analizzare, nell’ambito delle liste dei centri per l’impiego, quanti lavoratori iscritti siano potenzialmente avviabili a lavori in agricoltura; sono state contattate le aziende agricole per conoscere i rispettivi fabbisogni occupazionali. Al momento, risultano alcune richieste di assunzione, da parte di cooperative sociali che effettuano anche lavori in agricoltura».
La replica
Il consigliere Augusto Rollandin, replicando, ha detto: «I tempi sono stretti: bisogna agire adesso, altrimenti nel momento in cui ci sarà la monticazione non si troverà nessuno. Dobbiamo ricercare, con urgenza, un modo per incentivare i lavoratori, come si è fatto in altri settori, altrimenti il problema esploderà. Non vorremmo che succedesse questo».
(re.aostanews.it)