Imprese, Confindustria: manifatturiero in affanno, forte calo dell’occupazione
L'indagine previsionale di Confindustria Valle d'Aosta sul 2° trimestre 2021 rileva una certa cautela degli imprenditori e timidi segnali di recupero, ma anche numerose criticità come l'utilizzo massiccio della Cassa integrazione e il calo dell'occupazione
“Lo scenario delineato continua ad essere contraddistinto da una forte incertezza, anche se il miglioramento di alcuni indicatori quale quello relativo agli investimenti ci fa comprendere come gli imprenditori intervistati siano fiduciosi per il futuro e che abbiano intenzione di compiere ogni sforzo necessario, nonostante le difficoltà, con grande responsabilità, per essere pronti ad agganciare la ripresa”. Lo dichiara Giancarlo Giachino, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, analizzando i dati dell’indagine previsionale del 2° trimestre 2021.
Regna la cautela
Pur delineando il miglioramento di alcuni indicatori, regna la cautela tra gli imprenditori valdostani, segnale evidente che non ci si attende a breve una ripresa consistente e che ci sono ancora notevoli criticità che impediscono di immaginare un’uscita dall’emergenza in tempi rapidi.
Manifatturiero in difficoltà, crollo dell’occupazione
A mostrare le maggiori difficoltà come per lo scorso trimestre è il comparto manifatturiero.
Continua a peggiorare il dato relativo all’occupazione che dopo due trimestri in terreno positivo torna ad avere il segno meno attestandosi su di un -3,85%.
Aumenta di circa dieci punti la percentuale di imprenditori che prevede di far ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta su di un +29%: è un valore che resta più che doppio rispetto alla situazione pre-pandemica.
Peggiora seppur di poco il dato relativo alla produzione il cui saldo ottimisti-pessimisti si attesta su di un -16,98%, tuttavia, circa il 45% delle imprese intervistate si attende un andamento costante.
Segnali di ripresa
Tra i dati che migliorano sensibilmente c’è quello relativo agli ordinativi che benché continui ad attestarsi in terreno negativo fa registrare un miglioramento di circa cinque punti percentuali passando da un -12,20 del trimestre precedente ad un -7,69% dell’attuale.
Anche le attese sull’export migliorano di quattro punti percentuali passando da un -4% ad uno 0% e abbandonano il segno meno dopo tre trimestri consecutivi in terreno negativo. Nel complesso peggiora la composizione del carnet ordini che evidenzia in generale una minore visibilità delle imprese: in particolare diminuiscono quelle con visibilità 1-3 mesi (35,00%) aumentano quelle con ordini per meno di un mese (30,00%) e calano quelle che hanno ordinativi oltre i tre mesi (35%).
Aumentano gli investimenti
Nonostante il periodo difficile, le imprese stanno investendo, complici anche le normative nazionali e regionali di agevolazione. Aumenta di circa otto punti percentuali il numero di imprese che prevede di fare investimenti di una certa importanza che passa da un +23,81% dello scorso trimestre ad un +31,91% dell’attuale.
Diminuisce di poco il dato relativo agli investimenti per sostituzioni che si attesta su di un +25%. Diminuisce seppur di poco il numero di imprese che non prevede di fare nessun investimento che si attesta su di un +43%.
I tempi di pagamento si dilatano
La media complessiva dei tempi di pagamento è di 69 giorni (contro i 66 della precedente rilevazione) e di 55 giorni per la Pubblica Amministrazione. Aumenta sensibilmente il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +41,67% dello scorso trimestre ad un +51,85% dell’attuale.
(re.aostanews.it)