Anticorpi monoclonali, la Valle d’Aosta corre
L'infettivologa Silvia Magnani: evitati almeno 40 ricoveri
Anticorpi monoclonali, la Valle d’Aosta corre.
A oggi sono 74 i valdostani curati con i monoclonali. Lo comunica il direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, Angelo Pescarmona, per il quale si tratta di “un ottimo risultato, se pensiamo che in Piemonte, regione che vanta una popolazione di 34 volte superiore a quella della Valle d’Aosta, sono 114 i pazienti curati con questa terapia”.
Il direttore sanitario dell’azienda Usl Guido Giardini si è detto «molto orgoglioso» dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali, «un impegnativo lavoro di squadra del quale andare fieri».
«Gli anticorpi monoclonali sono molto efficaci – conferma a Gazzetta Matin (in edicola oggi, lunedì 12 aprile) l’infettivologa dell’ospedale Parini di Aosta, Silvia Magnani –. Nella nostra regione, sulla base della decisione assunta dal Ministero, sono arrivate 150 terapie. Attualmente sono 50 le persone trattate con terapie monoclonali, direi che di questi, 40 sono ricoveri evitati”.
Anticorpi monoclonali: ecco per chi
Gli anticorpi monoclonali sono utilizzati su pazienti con fattori di rischio importanti che li esporrebbero al rischio di polmoniti, come ad esempio pazienti immunodepressi, con diabete o grandi obesi.
“Le Usca e i medici di medicina generale ci segnalano i pazienti da avviare alla terapia, noi chiediamo i farmaci sul portale dell’Aifa e poi iniziamo la somministrazione – spiega la dottoressa Magnani -. Abbiamo approntato una stanza nel reparto di Malattie Infettive nelle quali trattiamo due pazienti al mattino e due al pomeriggio. I pazienti stanno qui circa tre ore e poi possono rientrare a domicilio. Con l’aiuto del dottor Cavoretto, organizziamo il trasporto delle persone positive verso l’ospedale, grazie alle auto del 118: i volontari prelevano i pazienti a domicilio e li riaccompagnano a casa una volta conclusa la terapia. Un lavoro di squadra impegnativo ed efficace che ci permette di contenere il numero dei ricoveri».
(lu.me.)