Prostituzione ad Aosta: arrestata una 65enne, gestiva una “casa d’appuntamenti”
Disposto il sequestro preventivo di un Bed & Breakfast che si trova all'interno di un condominio sito nel capoluogo
Prostituzione ad Aosta: arrestata una 65enne, gestiva una “casa d’appuntamenti”.
Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Queste le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di Doly Bergano Carrasco, cittadina spagnola di 65 anni residente a Crotone. Alle prime luci dell’alba di venerdì 9 aprile, a seguito di un blitz della Squadra mobile, la donna è finita ai domiciliari su ordine del gip di Aosta nell’ambito dell’operazione “Meretrix”, coordinata dal pm Luca Ceccanti.
Non solo: è stato anche disposto il sequestro preventivo di un Bed & Breakfast che si trova all’interno di un condominio di Aosta (via Saint-Martin-de-Corleans). Secondo gli investigatori, la donna utilizzava la propria attività come “casa d’appuntamenti”.
Il gip del Tribunale di Aosta lo scrive chiaramente nell’ordinanza: «E’ evidente che Bergano Carrasco abbia costantemente adibito l’appartamento all’esercizio della prostituzione favorendo così la prostituzione di altre persone». Continua l’ordinanza: «Si tratta poi di un’attività altamente remunerativa posto che l’analisi dei movimenti sui conti correnti bancari intestati e in uso all’indagato hanno permesso di verificare che la stessa, tra il 2015 e il 2020, ha effettuato versamenti massivi di denaro contante su tali conti».
Le indagini
Le indagini, durate 5 mesi e condotte dalla sezione “criminalità organizzata” della Squadra mobile, erano scattate a seguito delle numerose chiamate alle Forze dell’ordine che segnalavano un insolito “via vai” di persone dagli appartamenti in ore serali e notturne.
Come si evince dall’ordinanza del gip, ad esempio, nell’estate scorsa i Carabinieri sono intervenuti più volte in zona. In un’occasione, poi, i militari erano entrati nell’appartamento dell’indagata; all’interno erano presenti tre persone (tra cui Bergano Carrasco), una delle quali si era nascosta sotto al letto di una delle stanze con addosso solamente un perizoma, una canottiera e una parrucca.
Nell’annotazione redatta quella sera, i Carabinieri scrivono: «Agli operanti l’ambiente tutto appariva tranne che una struttura ricettiva dal momento che ogni camera presentava chiari ed espliciti oggetti volti e idonei a pratiche sessuali quali preservativi ovunque, vibratori e abbigliamento intimo nonché specchi alle pareti e ai soffitti. La struttura presentava 4 camere da lette, tutte in sintonia con l’ambiente».
Le testimonianze
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno monitorato il traffico telefonico generato dalle utenze di tre delle prostitute individuate. Un’analisi che ha consentito agli agenti guidati dal commissario capo Francesco Filograno di identificare i clienti che frequentavano il B&B.
Sentite dagli investigatori, sette persone hanno confermato di aver preso accordi telefonici per la prestazione sessuale con le prostitute ospiti della struttura, dovendo poi attendere le istruzioni sul luogo e le modalità dell’incontro; istruzioni da seguire puntualmente per rendere più discreti i movimenti di estranei all’interno del condominio, in modo da garantire all’arrestata di poter esercitare, in tutta serenità, il suo business criminale.
Sempre secondo quanto riferito dai clienti alla Polizia, i numeri di telefono delle prostitute venivano reperiti navigando in rete e le prestazioni sessuali venivano pagate circa 80 euro.
Gli accertamenti patrimoniali
Una volta accertata la tipologia di servizi offerti dal Bed & Breakfast al centro delle indagini, gli inquirenti hanno anche eseguito alcuni accertamenti patrimoniali sui numerosi conti correnti bancari intestati e in uso alla donna; dalla verifiche sono emerse ingenti e costanti movimentazioni di denaro, che concretizzano – secondo l’accusa – una palese sproporzione con le dichiarazioni dei redditi dell’indagata. Tra il 6 marzo 2018 e il 15 ottobre 2020, ad esempio, il conto dell’indagata segnava entrate per 49286 euro e uscite per 44183,30 euro.
Sempre dalle verifiche eseguite dalla Mobile è anche emerso come, negli ultimi 2 anni, la donna abbia comunicato alla Questura la presenza di 30 ospiti, tutte di origine sudamericana e già segnalate per reati inerenti l’attività di prostituzione.
(f.d.)