Ciclovia Baltea: sopralluogo di Fiab e sindaco di Avise alla galleria di Runaz
La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta mette a disposizione le competenze dei suoi associati
Ciclovia Baltea: sopralluogo di Fiab e sindaco di Avise alla galleria di Runaz. E’ in questo tratto che il progetto trova difficoltà di soluzioni viabili per la conformazione del terreno. Già la strada Romana delle Gallie era stata scavata nella roccia basale della Becca del Merlo, costringendo i viaggiatori e i carriaggi a transitare su un’ardita cengia sospesa nella stretta forra scavata dalla Dora Baltea.
Oggi la viabilità si svolge all’interno di una galleria, che risulta estremamente pericolosa per coloro che la percorrono in bicicletta.
Il sopralluogo
Il sindaco di Avise Nadir Junod e una delegazione di Fiab Aosta à VéLO, composta dal presidente Pietro Giglio e dal consigliere Carlo Champvillair, hanno eseguito un sopralluogo lungo la Statale 26, nel tratto dismesso in corrispondenza della galleria Pierre Taillée, a Runaz, nel Comune di Avise.
Fin dallo scorso anno gli amministratori locali e l’Anas, su sollecitazione della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, avevano posizionato una segnaletica di avviso della possibile presenza di ciclisti in galleria, ritenuta insufficiente dalla Federazione.
Il sopralluogo del 29 marzo ha avuto lo scopo di valutare la possibilità di riutilizzare il tratto dismesso della Statale 26 con gli interventi necessari di adeguamento e di sensibilizzare al problema la Comunità locale, nell’ottica di uno sviluppo turistico che può essere innescato dal completamento della Ciclovia Baltea.
Nel corso del sopralluogo sul tratto dismesso della Statale 26, esterno alla galleria, è stata anche fatta una ricognizione sul soprastante percorso della Pierre Taillé e il sindaco Junod ha dimostrato interesse sia per la proposta del ripristino di tale tratto per consentire il completamento della Ciclovia Baltea, sia per la valorizzazione turistica del soprastante sito storico, per il quale erano già stati effettuati interventi di riutilizzo alla fine degli anni ’90, poi abbandonati.
Aosta à VéLO ritiene che lo sviluppo turistico delle località di fondovalle si completi con la valorizzazione di un percorso ciclabile che attraverso i valichi transfrontalieri metta in comunicazione la nostra Regione con i percorsi Eurovelo tra il Nord Europa e il Mediterraneo e mette a disposizione della Comunità valdostana e degli amministratori regionali e locali le competenze dei suoi associati.
(re.aostanews.it)