Cronavirus, Gérard: «Le vacanze di Pasqua all’estero sono una beffa»
La possibilità di andare all'estero per turismo durante le vacanze pasquali è consentita dal ministero dell'Interno
Cronavirus, Gérard: «Le vacanze di Pasqua all’estero sono una beffa». Lo afferma in una nota il presidente degli albergatori valdostani Philippe Gérard. E’ di questi giorni la polemica sugli italiani in volo per le Canarie e per altre mete turistiche in europa e nel mondo. Lo consente il Ministero dell’Interno che conferma che se sei un cittadino italiano e vuoi recarti all’estero per turismo durante le festività pasquali, lo puoi fare, nonostante la maggior parte delle regioni italiane siano in zona rossa.
Il j’accuse
Sulla questione interviene il Presidente Adava Filippo Gérard: «Con il sistema turistico ricettivo del nostro Paese ormai allo stremo e non trovando più degli aggettivi adeguati per esprimere l’indignazione del nostro settore, lascio che sia un famoso aforisma di Alessandro Manzoni a commentare l’assurdità di tale notizia. Oltre alla totale inadeguatezza delle misure compensative di aiuto alle imprese previste nel decreto sostegni, gli operatori del mondo dell’ospitalità devono subire anche questa ulteriore beffa. Come ha ben sottolineato il nostro Presidente nazionale Bernabò Bocca, in un contesto in cui gli alberghi e tutte le strutture turistico ricettive sono fermi da mesi a causa dei limiti sugli spostamenti tra regioni, non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia».
Il danno
Prosegue: «A livello regionale questa logica è ancora più difficile da capire. Con enormi sacrifici abbiamo infatti dovuto rinunciare ad un’intera stagione invernale, tenendo chiusi gli impianti di risalita e le nostre strutture; poi, proprio nel momento più critico in cui non possiamo neanche uscire dal nostro Comune di residenza per praticare attività sportiva all’aperto e veniamo a sapere che ci si può tranquillamente spostare per raggiungere un aeroporto – anche se in zona rossa – e prendere un aereo per trascorrere le vacanze pasquali all’estero. Se è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, è altrettanto vero che questo principio vale sia per chi decide di prendere il sole su una spiaggia a Palma di Maiorca, sia per chi voglia invece fare una passeggiata o un’escursione con le ciaspole in Valle d’Aosta».
Conclude Gérard: «Non nascondo, infine, lo sconcerto provato nel leggere stamane sul Corriere della Sera la dichiarazione del ministro del Turismo Garavaglia che, alla domanda della giornalista sulla sensatezza dei viaggi all’estero quanto in Italia siamo tutti chiusi in casa, minimizza spiegando che non si può impedire alle persone di partire e prendere un aereo».
(re.aostanews.it)