Pescarmona su inchiesta vaccini: «lavoriamo con indicazioni in continuo cambiamento»
Il direttore generale dell'azienda Usl commenta la decisione della procura di Aosta di aprire un fascicolo sull'applicazione del Piano Vaccinale antiCovid-19.
Pescarmona su inchiesta vaccini: «lavoriamo con indicazioni in continuo cambiamento».
I Carabinieri del Nas di Aosta hanno già acquisito l’elenco di coloro ai quali, nella settimana dal 18 al 25 febbraio è stata somministrata la dose di vaccino.
«Sono certo che il Nas dei Carabinieri richiederà anche altri elenchi.
Ritengo sia stato organizzato e portato avanti un ottimo lavoro che può essere preso ad esempio, non certo messo all’indice».
Il direttore generale dell’azienda Usl della Valle d’Aosta Angelo Michele Pescarmona commenta così l’apertura di un fascicolo modello 45 – fatti non costituenti notizia di reato – sull’applicazione del Piano vaccinale anti-Covid19 nella nostra regione.
Il sostituto procuratore Francesco Pizzato la infatti delegato il Nas dei Carabinieri di Aosta ad acquisire i necessari documenti per verificare l’applicazione del Piano predisposto dal Ministero della Salute.
Il pm intende anche verificare se ci siano state segnalazioni di persone vaccinate ma non aventi diritto.
Pescarmona: «indicazioni cambiate almeno tre volte»
«Dall’inizio della campagna vaccinale, le indicazioni del Ministero sono cambiate almeno tre volte.
Basta pensare all’indicazione circa la platea di somministrazione per il vaccino AstraZeneca e alle classi di priorità.
Si è iniziato con l’indicazione di 18-55 anni, con priorità a insegnanti e Forze dell’Ordine per poi allargare la platea fino ai 65enni, con priorità ai più anziani.
Di qui, abbiamo quindi chiamato per le prime dosi di AstraZeneca i nati negli anni ’56, ’57,’ 58 e ’59; ma naturalmente non abbiamo disdettato i precedenti appuntamenti. Abbiamo per alcuni giorni, seguito contemporaneamente due direttive».
Il week-end delle disdette per AstraZeneca
«E’ arrivato poi il maledetto week-end, seguito al sequestro di un centinaio di dosi del secondo lotto e di lì sono iniziate le disdette – spiega il direttore dell’azienda Usl -.
Così, anche seguendo le indicazioni del Generale Figliuolo (il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, ndr) abbiamo preparato un comunicato stampa e invitato i valdostani a ‘candidarsi’ per la dose di vaccino last minute che altrimenti sarebbe andata sprecata.
Ci siamo rigorosamente attenuti all’ordine di arrivo delle mail di 1500 valdostani che si sono candidati a ricevere la prima dose.
Ma ancora una volta le indicazioni sono cambiate e dal ‘vaccinate il primo che passa pur di non buttare la dose di vaccino’.
Si è passati a indicare una cinquantina di patologie comuni, ad esempio l’obesità o ancora è stata individuata come prioritaria la categoria dei care giver, chi cioè assiste i malati».
Vaccini: l’ultima circolare del Commissario Figliuolo
L’ultima circolare del Commissario Figliuolo parla di ‘raccomandazioni’ per l’attuazione del Piano vaccinale.
«Noi abbiamo rispettato le indicazioni, senza tuttavia disdire le somministrazioni già fissate – conclude il dottor Pescarmona -.
E lo abbiamo fatto con coscienza, non seguendo indicazioni a caso, ma sulla base della stratificazione per cronicità che sin dall’inizio ha ispirato il nostro Piano vaccinale.
In una ipotetica piramide, abbiamo individuato una punta occupata dagli anziani per quattro cronicità e via via individuando altri cluster».
(c.t.)