Zona arancione: vietato entrare o uscire dalla Valle d’Aosta
Controlli intensificati ai confini
Zona arancione: vietato entrare o uscire dalla Valle d’Aosta. Lo dispone l’ordinanza che il Presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato nella giornata di oggi, sabato 13 marzo, per contestualizzare su tutto il territorio regionale le misure di contenimento del contagio previste per la “zona arancione” nel Dpcm 2 marzo 2021 e nel decreto-legge approvato nella giornata di ieri dal Consiglio dei Ministri.
In sintesi: chiudono bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, musei e luoghi di cultura; restano aperte le altre attività commerciali fino alle 18; confermati asporto e consegne a domicilio; libera circolazione per i valdostani entro i confini regionali anche per raggiungere le seconde case; consentite passeggiate e sport all’aria aperta; coprifuoco dalle 22 alle 5. Nessuna novità per le scuole: infanzia, elementari e medie in presenza e superiori al 50%.
Spostamenti
A differenza delle disposizioni previste sul resto del territorio nazionale, sono consentiti gli spostamenti su tutto il territorio regionale, tra le ore 5 e le 22; in particolare per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune o per svolgere le attività motorie all’aperto consentite dalle norme.
È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Valle d’Aosta, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
Non sono consentiti gli spostamenti in entrata per recarsi presso le proprie abitazioni diversi da quella principale.
All’interno del territorio regionale, dal 15 marzo al 2 aprile, è consentito spostarsi una volta al giorno verso una sola abitazione privata e nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14, alle persone disabili o non autosufficienti.
Ristorazione
I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto dalle 5 alle 22 e per la consegna a domicilio senza limiti di orario.
Non sono in ogni caso consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
Attività commerciali
Le attività commerciali al dettaglio e i servizi alla persona si svolgono in modo che siano assicurate tutte le necessarie misure di sicurezza e l’osservanza dei rispettivi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio.
Attività culturali varie
Sono sospese le mostre e l’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche che possono offrire i propri servizi su prenotazione, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica. Restano chiusi teatri, sale scommesse, e casinò.
Attività motoria e sportiva
Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni e del Cip.
Scuole
Le lezioni continuano a svolgersi interamente in presenza nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (medie); continua l’attività in presenza al 50% nelle scuole superiori.
Nello specifico, considerata l’organizzazione dei servizi (mensa e trasporti), alcune scuole superiori, quali l’Isiltep (sede di Verrès) e il liceo linguistico di Courmayeur, non svolgeranno i pomeriggi in presenza. Continueranno con le attività pomeridiane a distanza anche il Corrado Gex e l’istituzione scolastica Innocenzo Manzetti. Nessun cambiamento da segnalare nelle altre istituzioni.
Università
Nelle Università le attività formative e curriculari si svolgono a distanza, fatta eccezione per quelle del primo anno dei corsi di studio e dei laboratori, che possono svolgersi in presenza.