Covid, parte screening per 5800 studenti scuole superiori Valle d’Aosta
Da martedì 9 al 31 marzo per ragazzi di età tra i 14 e i 18 anni. Il virus circola rapido: nel weekend altre tre scuole in quarantena
Parte martedì 9 marzo da Verrès, poi mercoledì da Courmayeur lo screening per gli studenti delle scuole superiori della Valle d’Aosta. Lo hanno comunicato oggi, 8 marzo, Governo regionale e Sovraintendenza agli studi in conferenza stampa.
L’obiettivo è quello di “avere una fotografia attuale della situazione, perché il virus inizia a circolare nuovamente anche nelle nostre scuole”, ammette il presidente della Regione, Erik Lavevaz.
Lo screening – il secondo dopo quello dello scorso gennaio – riguarda potenzialmente poco meno di 5.800 studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni e si terrà dal 9 al 31 marzo. Saranno circa 200 i tamponi rapidi effettuati al giorno.
L’adesione è auspicata, ma non obbligatoria.
La novità rispetto a gennaio quando si svolse al drive-in dell’Espace Aosta e al quale partecipò circa il 30% degli aventi diritto è che questa volta sarà effettuato con delle unità mobili. Ovvero: i test saranno effettuati direttamente a scuola attraverso delle squadre di operatori della Croce Rossa, due per le scuole più grandi e una per le altre, con kit forniti dalla Protezione civile.
“Con questo sistema , l’auspicio è quello di superare quel deludente 30% di gennaio”, commenta l’assessore regionale all’Istruzione, Luciano Caveri.
I dubbi
“Ci sono già delle “arrière pensée” che circolano sui social – comunica Caveri -. Effettuare il test è importante per inquadrare la situazione”.
Il programma di screening
Si parte martedì 9 dall’Isiltp di Verrès con due squadre di operatori e mercoledì 10 da Courmayeur con una. Poi, via via gli altri istituti.
I test saranno effettuati in due momenti differenti: la prima settimana sarà sottoposto a test il 50% degli studenti di un istituto (l’altro 50% sarà in Dad) e la settimana successiva l’altro 50%.
“Partiamo da Verrès in una scuola che raccoglie molti ragazzi della bassa Valle e da Courmayeur, dove sono stati segnalati potenziali contatti con ragazzi delle seconde case – spiega la sovrintendente agli studi, Marina Fey -. In caso di esito positivo del test, la procedura è quella già conosciuta: lo studente viene accompagnato nell’aula Covid per poi essere sottoposto a tampone molecolare per la conferma dell’esito”.
Classi un quarantena
“La situazione nelle scuole valdostane è positiva rispetto a altre regioni, anche se il virus circola più di prima”, comunica Lavevaz.
Nel fine settimana altre tre scuole hanno comunicato di avere casi positivi. In quarantena classi del “Manzetti” di Aosta, “Isiltp” di Verrès e “Maria Adelaide” di Aosta, che si vanno a aggiungere a una decina dei giorni scorsi, anche di ordini differenti come il primo ciclo di Sarre o l’Infanzia di Cogne.
Situazione contagio
La Regione Valle d’Aosta segnala che allo stato attuale c’è un incremento dei casi settimanali rapportati alla settimana precedente con un aumento di circa il 30% dei casi complessivi. L’incidenza a 7 giorni per la settimana dal 22/01/2021 al 28/01/2021 è pari a circa 0,06% pari a 60 casi ogni 100.000 abitanti.
Relativamente alla situazione comunale, si rileva un incremento dell’incidenza a 7 giorni nel Comune di Brusson con un valore di 0,57 % pari a 5 casi negli ultimi 7 giorni. L’elevata incidenza del comune di Saint-Oyen è legata alla numerosità ridotta della popolazione, per il comune si segnala un solo caso negli ultimi 7 giorni.
In particolare si evidenzia la crescita dei casi nelle ultime 2/3 settimane nei comuni di Aymavilles e Brusson e Courmayeur mentre per Cogne, sebbene nell’ultima settimana ci sia stata una decrescita dei casi, il numero di nuovi soggetti positivi resta ancora relativamente alto.
Il post screening
Allo screening di massa seguirà un monitoraggio a campione. E’ quanto sta studiando il Governo regionale. “Il monitoraggio successivo potrebbe avvenire a campione sentinella di 3-4 studenti per classe ogni 15 giorni – annuncia Lavevaz -. In questo modo potremo tenere sotto controllo l’evolversi del contagio”.
Incontro con il ministro Bianchi
“Mercoledì 10 marzo incontreremo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – comunica Caveri -. Da quell’incontro si capirà un po’ di più sul futuro della scuola. Noi siamo aperti al 50% alle superiori e al 100% negli altri gradi, ma nel resto del Paese è diverso e siamo preoccupati”.
(l.m.)