Champdepraz, “discarica abusiva”: gli imputati hanno chiesto una sanatoria
Se l'iter dovesse avere esito positivo, il processo potrebbe concludersi con una pronuncia di «non luogo a procedere»
Potrebbe concludersi con un «non luogo a procedere» il processo per discarica abusiva a Champdepraz e abuso edilizio – contestate a vario titolo – a carico di Luigi Berger, Gian Luca Berger, Federica Berger, Paola Allietto e Jury Corradin.
Nel corso dell’udienza andata in scena oggi, venerdì 5 marzo, al primo piano del Tribunale di Aosta, i difensori degli imputati hanno depositato le carte relative alla richiesta di sanatoria inoltrata al Comune. Proprio per questo motivo, i legali hanno chiesto la sospensione per 60 giorni.
Il giudice Marco Tornatore ha dunque rinviato l’udienza all’11 maggio.
Le indagini
Le indagini della Forestale, coordinate dalla pm Eugenia Menichetti (oggi trasferita in Liguria) erano partite nel maggio del 2019, quando erano iniziati i lavori di innalzamento del livello del piano di campagna in un’area che ricade nella fascia di tutela delle acque del torrente.
Le accuse riguardano l’attuazione di una riqualificazione, senza le necessarie autorizzazioni, di un’area del torrente Chalamy. Per la Procura, quell’intervento concretizza l’abuso edilizio; gli inquirenti ritengono che l’azione sia stata condotta sollevando il piano di campagna dell’area torrentizia, attraverso la posa del conglomerato bituminoso recuperato dalla fresatura delle strade. Quel materiale è considerato un rifiuto speciale, che andrebbe quindi smaltito secondo procedure specifiche e non reimpiegato in lavori del genere. Un’altra quantità importante era stata trovata in un’area dei Berger; si tratterebbe, per l’accusa, di materiale stoccato senza autorizzazione e non in modo corretto, vista la sua natura.
L’accusa in aula è rappresentata dalla vpo Rosa Maria Catroppa.
(f.d.)