Montagna in ginocchio: la protesta dei lavoratori in piazza Chanoux
Giovedì 18 febbraio, alle 10.30, ad Aosta, la protesta organizzata dalle sigle sindacali che rappresentano gli impianti a fune ma anche una rappresentanza di maestri di sci, albergatori, ristoratori e noleggi.
In piazza la protesta del mondo della montagna.
Si terrà domani, giovedì 18 febbraio, alle 10.30, in piazza Chanoux, la protesta organizzata dalle sigle sindacali dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Savt Trasporti che rappresentano gli impianti a fune.
«Adesso la gente di montagna è in ginocchio».
E non solo gli addetti agli impianti di risalita, circa 600 lavoratori che lunedì 15 avrebbero dovuto firmare il contratto di lavoro.
In piazza scenderanno anche i rappresentanti di maestri di sci, albergatori, ristoratori, noleggi…
Sempre lunedì 15 avrebbe dovuto iniziare la vendita degli skipass secondo la nuova modalità on line che permette di controllare le prenotazioni e permettere di rispettare il «numero chiuso» di accessi nelle varie stazioni.
Stagione chiusa
L’ennesimo rinvio dell’apertura dello sci sembra non lasciare scampo, scrivendo la parola fine su una stagione mai iniziata, ad eccezione di Cervinia la cui apertura sino a inizio maggio potrebbe rappresentare un’àncora di salvezza.
Secondo l’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy che ha la delega agli impianti a fune, non ci sono più le condizioni per pensare a questa stagione invernale, «ma si deve provvedere a indennizzi rapidi».
E’ iniziato ieri, martedì, in Regione, il confronto sull’emergenza economica che investe il mondo dei lavoratori della montagna, con l’ipotesi di misure regionali da affiancare a quelle nazionali.
Tanti, in previsione dell’apertura di domani, giovedì 18 febbraio, hanno investito per le misure di preparazione e adeguamento.
E’ velata di tristezza il post di Maurizio Lanivi, che gestisce la sciovia del Berio a Ollomont.
«Domenica era tutto pronto, tutto allestito – scrive – ieri e oggi smontiamo tutto. Ci abbiamo creduto, ci abbiamo provato».
Essendo classificato come «trasporto pubblico», pur a confini regionali chiusi, rimane aperta Skyway.
Nella foto grande in alto, la pista inutilmente pronta a Ollomont la cui sciovia domani non potrà aprire.