Stop sci, Avif: ordinanza Speranza mette fine alle aspettative di aprire gli impianti
Assessore Bertschy: avviato tavolo di lavoro con nuovi ministri Garavaglia e Gelmini
“Il nuovo provvedimento ha messo fine alle aspettative di poter aprire gli impianti funiviari per la stagione invernale 2020-2021”. Così Avif – l’associazione regionale degli impianti a fune – in riferimento all’ordinanza del ministro Speranza che ha prorogato l’apertura della stagione dello sci al 5 marzo al termine della riunione indetta oggi, lunedì 15 febbraio, dall’assessore regionale con delega agli Impianti a fune, Luigi Bertschy, alla quale hanno preso parte i rappresentanti degli impianti e i sindacati.
“L’incontro di oggi aveva l’obiettivo di definire insieme alla parte datoriale, quindi le società degli impianti, e ai rappresentanti dei lavoratori il percorso da portare avanti, in maniera congiunta, per dare una risposta urgente e concreta nei confronti dei lavoratori stagionali degli impianti a fune e di tutto il comparto turistico invernale – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy -. C’è grande attenzione da parte del Governo regionale e di tutto il Consiglio regionale per la crisi economica e sociale che vive il mondo della montagna valdostana”.
“Porteremo questa esigenza già in queste ore al tavolo di lavoro prontamente avviato dal neo ministro al Turismo Garavaglia e dalla ministra Gelmini, insieme alla richiesta di dare un’immediata risposta ai danni delle società di impianti a fune, dei maestri di sci, dei bar, dei ristoranti e dei rifugi alpini”, conclude Bertschy.
Avif: aiuti concreti subito
“Tale sconcertante scelta, decisa alla vigilia delle previste aperture, oltre ad aver dimostrato una notevole mancanza di rispetto per tutto il settore, ha vanificato il lavoro e gli sforzi fatti finora dalle aziende valdostane per mettere nelle condizioni ottimali e in piena sicurezza i comprensori sciistici, creando un grandissimo danno economico sia alle società stesse che ai circa 500 lavoratori prossimi all’assunzione nel settore rappresentato da AVIF – sottolinea il presidente di Avif, Ferruccio Fournier -. L’impatto che tale decisione avrà sul sistema economico della nostra Regione, se non arriveranno, in tempo breve degli aiuti concreti da parte dello Stato, sarà devastante“.
“Si è scelto, senza mezzi termini, di affossare un intero settore, quello del turismo montano vitale per il sistema economico valdostano in quanto, oltre a riguardare direttamente il settore alberghiero e quello commerciale, sostiene anche a filiere spesso dimenticate quali quelle della distribuzione e del food&beverage”, conclude Fournier.
Confindustria: situazione grave
“La situazione è grave sia dal punto di vista economico che politico – sottolinea il presidente di Confindustria, Giancarlo Giachino -. Se da un lato, infatti, le conseguenze saranno nefaste per l’intero settore produttivo, dall’altro emerge una volontà da parte del governo centrale di abbandonare la montagna e tutti i suoi abitanti ad un destino ormai segnato”.
Sindacati: risultati rapidi
“L’incontro avuto oggi con l’Assessore è stato proficuo per portare avanti una stessa linea di azione – dichiarano i rappresentanti di FILT/CGIL Trasporti, FIT CISL e SAVT Trasporti -. Chiediamo ora al Governo e anche alla Regione risultati, il più possibile rapidi. I lavoratori sono arrabbiati per una situazione che è allucinante. Non possono più aspettare”.
(re.aostanews.it)