Lutto: è morto don Ugo Busso, storico parroco di Gignod
Per trent'anni, il sacerdote è stato presidente dell'Associazione Augusta di Issime, impegnandosi per la valorizzazione del patrimonio culturale della Comunità Walser della Valle del Lys e per molti anni è stato responsabile della Caritas Diocesana
Lutto: è morto don Ugo Busso, storico parroco di Gignod.
Don Ugo è stato anche parroco di Excenex, Arpuilles e Signayes.
La triste notizia arriva da Michele Musso, presidente dell’Associazione Augusta, del quale don Ugo è stato presidente per 30 anni.
«Con profondo dolore ieri sera abbiamo appreso la notizia della scomparsa di don Ugo Busso.
È stato presidente dell’Associazione Augusta per 30 anni, il suo impegno e la sua umanità lo hanno visto coinvolto nelle dinamiche della nostra Associazione, con la quale ha condiviso una lunga e intensa stagione di attività tesa alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale della Comunità Walser della Valle del Lys» – spiega Michele Musso –
Ne ricordiamo la indomita passione, nel solco dei valori che hanno ispirato nel lontano 1967 i fondatori dell’Associazione, sempre tenacemente schierato in difesa del patrimonio linguistico, storico, paesaggistico e ambientale, al fine di perseguire una piena ed efficace tutela del bene comune.
La comunità di Issime perde una figura esemplare per il rigore, l’intransigenza e la sensibilità che sempre ne hanno guidato l’impegno sociale e culturale, per questo lascia a tutti noi un grande esempio, un ricordo indelebile e traccia sicura nel continuare nell’opera intrapresa oltre 50 anni or sono».
Don Ugo Busso, è stato parroco di Gignod e delle parrocchie della collina di Aosta dal 1968 al 2006.
Per tanti anni è stato anche il responsabile della Caritas Diocesana.
Nella foto in alto, pubblicata da Michele Musso sulla pagina FB dell’Associazione Augusta, un recente scatto di don Ugo Busso che l’attuale presidente dell’associazione ha accompagnato con un commovente commento: «San Giacomo, patrono di Issime, ha ora un valido aiuto».
(re.aostanews.it)