Valle d’Aosta: una terra amata tutto l’anno
La Valle d’Aosta è senza alcun dubbio una delle regioni più amate d’Italia. Grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, all’ampia cultura enogastronomica ed alle tantissime attività da fare sia in estate che in inverno sono migliaia i turisti che ogni anno visitano la regione. Non a caso la Valle d’Aosta ha ormai stretto da anni un legame particolare con il mondo del calcio visto che che è ogni anno scelta dai club professionistici per il ritiro estivo così come anche i grandi campioni per i loro momenti di relax. Ne sono un esempio i tanti campioni della Juventus, Per ultimo proprio CR7 che oltre a lavorare sodo per vincere con i bianconeri, quest’anno sembra anche favorito per vincere la scarpa d’oro secondo gli esperti di scommesse sportive NetBet, è stato anche a Courmayeur per qualche ora di relax con la bella Georgina.
Ma non solo il mondo del calcio, anche quello dello spettacolo si lascia affascinare e sedurre da questa regione meravigliosa. Tra i Vip che ancora frequentano il paese, d’estate e d’inverno, dove possiedono la casa, c’è l’attore Renato Pozzetto. Courmayeur e dintorni resta la più gettonata per l’acquisto: la showgirl Alba Parietti; la regina di Canale 5 Maria De Filippi; lo stilista Stefano Gabbana. Ma anche l’economista e accademico Mario Deaglio con la moglie Elsa Fornero, che ha ricoperto la carica di ministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel governo Monti; Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, e Matteo Arpe, banchiere fondatore del gruppo Sator e considerato enfant prodige della finanza.
Passando alla zona del Gran Paradiso, a Cogne hanno investito nel mattone per godersi la montagna l’ex magistrato e politico Luciano Violante e, più recentemente, Paolo Kessisoglu, attore, comico e conduttore televisivo, noto soprattutto per il duo con Luca Bizzarri.
A Gressoney hanno una proprietà Giacomo Poretti, del trio «Aldo, Giovanni e Giacomo» e Bob Kunze-Concewitz, Ceo di Campari Group. In due località meno Vip, Gressan e Lillianes, ci sono due calciatori: sotto Pila una decina di anni fa ha comprato una villa Pavel Nedved, vicecampione d’Europa nel 1996 con la sua nazionale ceca e ora vicepresidente della Juventus.
Cosa visitare
Sono tanti i posti che meritano l’attenzione dei turisti che visitano la Valle d’Aosta. A partire proprio dal capoluogo, Aosta. Fondata nel 25 a.C. da Augusto con 3 mila soldati delle corti pretoriane – da lui deriva il nome di Augusta Praetoria Salassorum – Aosta conserva l’impianto urbanistico romano, caratterizzato da un rettangolo delimitato da mura al cui interno si allungano strade perpendicolari. Tante le testimonianze di quel periodo: il Teatro Romano, edificato nella prima metà del I secolo d.C., con l’alta facciata (22 metri) e la cavea, ovvero i resti delle gradinate disposte a emiciclo per ospitare gli spettatori. Ma anche la Porta Pretoria e l’Arco di Augusto, eretto dopo la sconfitta dei Salassi da parte di Roma.
Il castello di Fénis, esempio magistrale dell’architettura militare e civile del Trecento, appartenuto alla famiglia Challant. Oggi, all’esterno si presenta come una struttura possente e austera, ma all’interno spicca per la sua raffinatezza.
Un altro castello celebre è quello di Saint-Pierre, passato, nei secoli, da una famiglia nobile all’altra e modificato più volte nello stile e nella struttura. L’ultima trasformazione risale al 1800, predisposta dal barone Bollati che aggiunse torrette romantico-decadenti simili a quelle del castello di Ludwig di Baviera.
Il castello di Ussel, presso Châtillon, ha una pianta rettangolare ed è un esempio di castello monoblocco. Di epoca medievale, venne poi usato anche come prigione prima di essere abbandonato. Dopo il restauro è stato creato un percorso pedonale che garantisce splendida vista sulla piana di Châtillon.
Un castello reale è Castel Savoia (Château Savoie) a Gressoney Saint Jean: qui passava le estati la Regina Margherita, una volta diventata vedova di Umberto I. Le cinque torri e le decorazioni neobarocche ricordano quelle del Palazzo Reale a Torino e del Quirinale a Roma (e infatti sono state progettate dallo stesso architetto, l’illustre Emilio Stramucci).
La cucina
Non possiamo non citare poi la cucina valdostana, ricca di piatti davvero meravigliosi. Davvero gustosa è la motzetta, o moccetta, vale a dire carne bovina, equina o di camoscio aromatizzata con spezie ed erbe di montagna e poi essiccata. Tra le carni più apprezzate ci sono quella di camoscio e le saouseusses, le salsicce di cui ogni paese e ogni famiglia possiede una ricetta (impossibile scegliere la migliore).
Il jambon de Bosses (prosciutto crudo di Bosses) è un prodotto Dop e il piccolo comune di Saint-Rhémy-en-Bosses ne è il primo produttore: qui il clima è particolarmente secco e ventilato, così la carne non fa fatica a essiccarsi naturalmente Anche il Lardo di Arnad è un prodotto valdostano Dop, messo in salamoia con erbe aromatiche e stagionato nei tradizionali doil (cassoni di legno). L’ultima domenica di agosto si tiene ad Arnad la Féhta dou lar, sagra gastronomica del rinomato prodotto.