Ristoratori, appello a Lavevaz: convenzione con alberghi e apertura fino alle 22
Lo chiede in una lettera inviata al presidente della Regione, Fipe-Confcommercio
Ristoranti convenzionati con alberghi aperti fino alle 22. Lo chiede Fipe-Confcommercio VdA che scrive una lettera al presidente della Regione Erik Lavevaz.
“Si tratta di una richiesta – spiega Graziano Dominidiato, presidente Fipe-Confcommercio VdA – che mira a dare un’opportunità agli operatori per poter affrontare questo momento di grande difficoltà causata dalle varie limitazioni per il mantenimento del distanziamento sociale”.
La lettera
Su sollecitazione di Fipe-Confcommercio VdA del 6 febbraio, l’Area legale di Fipe nazionale ha predisposto una lettera indirizzata al presidente della Regione e inviata questa mattina, 9 febbraio, nella quale viene chiesta la revisione dell’Ordinanza n. 56 del 5 febbraio 2021 punto 7 che recita: “su apposita base contrattuale tra le strutture, i clienti degli alberghi e strutture ricettive prive di ristorazione possono fruire, senza limiti di orario, dei servizi di ristorazione di altro albergo o struttura ricettiva” che appare ingiustificatamente iniqua nella parte in cui non prevede che il medesimo servizio possa essere reso, alle medesime condizioni, dagli esercizi di ristorazione.
Lo stesso punto 7 era stato fortemente contestato lunedì 8 nel corso di una manifestazione di “Forchette e non Forconi”, durante la quale uan delegazione formata dai ristoratori Jean-Claude Brunet e Manuel Padan ha portato in place Deffeyes un motocarro colmo di letame.
“Il servizio di somministrazione, con le attività in ginocchio, deve essere reso, alle medesime condizioni, anche dagli esercizi di ristorazione e chiedo al presidente Lavevaz di porre rimedio al più presto al fine di ristabilire l’equità sopra citata e ridare dignità a tutta la ristorazione”, conclude Dominidiato.
Nella sostanza, Fipe-Confcommercio propone che gli esercizi alberghieri che non hanno la possibilità di garantire il servizio ristorazione ai clienti possano stipulare convenzioni con i ristoranti i quali a loro volta possano garantire la ristorazione fino alle ore 22, ma limitatamente ai clienti in convenzione alberghiera.
Nella lettera inviata al Presidente, Fipe-Confcommercio VdA ricorda che continuano a essere consentite (senza limiti di orario) le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, purché sia garantito il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e delle altre misure di prevenzione stabilite nei protocolli e nelle linee guida vigenti.
Il codice ateco “56.29 per mense e catering continuativo su base contrattuale include i servizi di ristorazione per le imprese, ovvero la fornitura di pasti preparati sulla base di accordi contrattuali stipulati con il cliente per uno specifico periodo di tempo. Una norma per la quale Confcommercio-Fipe VdA chiede la possibilità di estendere l’accordo tra ristoratori e albergatori.
(re.aostanews.it)