Imprese, questionario della Chambre: il 70% ritiene sufficienti 25 mila euro di credito per arrivare a giugno
Per fare fronte alla crisi l'assessore allo sviluppo economico Luigi Bertschy ha anticipato che saranno messi in campo per gli aiuti 50 milioni di euro
Imprese, questionario della Chambre: il 70% ritiene sufficienti 25 mila euro di credito per arrivare a giugno. E’ uno dei dati emersi dal questionario proposto dalla Chambre valdôtaine ai suoi iscritti. Per fare fronte alla crisi l’assessore allo sviluppo economico Luigi Bertschy ha anticipato che saranno messa in campo per gli aiuti 50 milioni di euro.
Il questionario
A rispondere al 28 gennaio sono state 2.292 imprese (altre 450 sono arrivate da allora) pari al 21,1% delle aziende iscritte. Nei prossimi sei mesi il 47% delle imprese impiegherà meno personale, il settore turistico in prima fila, seguito da commercio e trasporti. Reggono le costruzioni. «Sarà sicuramente necessario il sostegno all’occupazione» ha sottolineato il presidente della Chambre Nicola Rosset durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.
Oltre il 20% delle imprese ha fatturato di più mentre perde fino al 32% oltre il 28% imprese. Le imprese hanno fatto ricorso al Mediocredito per 200 milioni. Su 1.743 imprese in utile nel 2029, 919 credono di essere in utile anche nel 2020.
Nell’introdurre l’argomento il presidente Erik Lavevaz ha sottolineato: «Il questionario fa parte del percorso iniziato in vista della preparazione della manovra economica legata alle misure anti crisi. Ci appoggiamo alla Chambre per avere un supporto tecnico e puntuale della realtà socio- economica. Oggi abbiamo la possibilità di avere la fotografia precisa e puntuale delle effettive necessità delle imprese valdostane. Il 20% è un campione significativo ma sarebbe bene aumentare le risposte».
Per l’assessore allo sviluppo economico Luigi Bertschy sono «dati in divenire ai quali dovremo dare continuità. Inizia percorso che ci deve portare a utilizzare le risorse dell’avanzo amministrazione per contrastare la crisi». L’assessore ipotizza di mettere sul piatto 50 milioni di euro (pari alla legge 8). «E’ una cifra di partenza sulla quale costruire una norma che meglio risponda alla crisi ma anche in una visione di rilancio. Dare risposte a imprese sofferenti ma anche mettere in campo risorse per il rilancio» ha anticipato. Ha concluso: «Manca il decreto 5 ter del governo. Noi faremo nostra parte ma è necessario capire cosa farà il governo per la crisi economica. Le due cose andranno avanti parallelamente».
(danila chenal)