CVA guarda al 2029: piano strategico ambizioso, c’è anche l’idrogeno verde
Presentato alla Giunta regionale la strategia 2021-2025 che dovrà proiettare la società verso il fatidico 2029, anno in cui scadranno le concessioni idroelettriche
Concessioni idroelettriche, crescita nella produzione di energia da altre fonti rinnovabili, creazione di una business unit dedicata all’efficienza energetica, investimenti nella rete di distribuzione, definizione di un nuovo piano commerciale e sviluppo delle attività di open innovation. Sono gli obiettivi del piano strategico 2021-2025 di CVA SpA presentato oggi, lunedì primo febbraio, alla giunta regionale della Valle d’Aosta dal presidente della partecipate regionale, Marco Cantamessa e dall’ad Enrico De Girolamo.
“Questo piano mostra le linee di sviluppo dei prossimi anni, che è del tutto coerente con una visione “green” nella logica della decarbonizzazione – spiega l’assessore regionale con delega alle Partecipate, Luciano Caveri -. Bisogna essere competitivi su di un mercato molto complesso, sapendo che nel 2029 scadranno le concessioni delle nostre centrali. L’idroelettrico e altre fonti rinnovabili, così come le progettualità legate all’idrogeno, sono il core business dell’attività della nostra Partecipata, che dobbiamo tenerci stretta per la sua importanza per l’economia valdostana”.
Piano strategico ambizioso
Il Piano strategico – si legge in una nota -, oltre a guidare il Gruppo nel decennio della transizione energetica, ha l’obiettivo di prepararlo al 2029 – anno di scadenza delle principali concessioni idroelettriche – così da giungere a questa data con una posizione rafforzata sul mercato, attraverso la proposta di nuovi prodotti e servizi e con l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, grazie al revamping dell’idroelettrico e a importanti investimenti in nuovi impianti eolici e fotovoltaici.
Il piano prevede di incrementare entro il 2025 la potenza installata del Gruppo CVA di 444 MW. Inoltre, con le iniziative previste di efficientamento energetico edilizio e industriale e di progetti in trigenerazione, concorrerà sostanzialmente alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente, dando un contributo concreto agli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni climalteranti.
Si stima che CVA, con questi nuovi investimenti, eviterà l’emissione in atmosfera di ulteriori 397.000 di tonnellate di CO2 all’anno, pari alla quantità assorbita da circa 2.650.000 di alberi.
L’obiettivo da raggiungere è quello di garantire un vantaggio competitivo sostenibile nel medio termine e poi oltre il 2029, al contempo incrementando l’occupazione e le ricadute sul territorio.
De Girolamo: questo è IL piano
“Tengo a sottolineare che quello appena approvato non è per il Gruppo CVA “un” piano industriale, ma “IL” piano industriale – dichiara l’ing. Enrico De Girolamo, AD di CVA S.p.a. – . Si tratta di un progetto molto ambizioso, che riguarda il quinquennio 2021-2025, ma con un outlook al 2029: data per noi fondamentale perché vede il rinnovo delle concessioni idroelettriche. CVA vuole porsi come protagonista nel decennio di transizione energetica nel quale stiamo entrando rafforzando il proprio posizionamento a livello nazionale e confermando il proprio ruolo chiave nel rilancio dell’economia regionale, anche attraverso una particolare attenzione al territorio e al suo processo di decarbonizzazione, con un occhio puntato all’idrogeno verde“.
De Girolamo è convinto che “con questo Piano strategico CVA intende dare un nuovo slancio all’economia della Valle d’Aosta, sia in termini occupazionali sia in termini di coinvolgimento della filiera produttiva locale – conclude l’AD De Girolamo – attraverso anche una viva collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, sia per poter fare sistema e portare avanti efficacemente progetti di innovazione sul territorio, ma anche per costruire un programma di formazione permanente sulle nuove professioni chiave legate al nuovo paradigma energetico”.
Cantamessa: ingenti investimenti
“Dal 2021 al 2025 il Gruppo pianifica investimenti per complessivi 617 milioni di euro – spiega il presidente di CVA, il prof. Marco Cantamessa – in particolare, per lo sviluppo di nuovi impianti di produzione da fonte eolica e solare sono previsti 379 milioni di euro, che, assieme agli altri investimenti previsti, porteranno ad un incremento dell’EBITDA atteso di circa 39,3 milioni di euro. Questo consolidamento del ruolo di CVA tra i principali produttori italiani di energia da fonti rinnovabili porterà anche un rafforzamento della posizione finanziaria del Gruppo, che già a partire dal 2024 avrà la possibilità di liberare risorse utili alla partecipazione alle gare per la riassegnazione delle concessioni idroelettriche di grande derivazione e per lanciare importanti interventi di revamping sulle proprie infrastrutture idroelettriche. Inoltre, questo potrà darci la possibilità di incrementare l’erogazione di dividendi all’azionista”.
(re.aostanews.it)