Valle d’Aosta zona arancione, Confcommerio: «Ancora una volta beffati e umiliati i pubblici esercizi»
La classificazione non è ancora ufficiale ma circolano notizie di stampa che la regione resterà arancione
Valle d’Aosta zona arancione, Confcommerio: «Ancora una volta beffati e umiliati i pubblici esercizi».
Il grido d’allarme
La classificazione non è ancora ufficiale ma il presidente di Confcommercio Graziano Dominidiato parte lancia in resta: «Siamo rovinati finanziariamente per i mancati incassi, per le spese fisse e ristori non congrui; siamo distrutti sul piano morale per il comportamento che sfiora il menefreghismo di chi dovrebbe difendere il tessuto socio economico».
Denuncia: «Domenica cambierà la mappa colorata dell’Italia ma per la Valle d’Aosta tutto continuerà come da troppo tempo sta succedendo: la nostra regione continuerà ad essere in zona arancione e questa volta sarà un altro colpo duro all’economia. Ancora una volta, se confermato il colore arancione, operatori economici beffati. La possibilità che la Valle d’Aosta resti in zona arancione sembra francamente una beffa».
L’associazione conta 750 aziende iscritte fra bar e ristoranti che occupano quasi 6000 addetti.
Conclude: «Meno di 48 ore fa il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, aveva assicurato che la Valle d’Aosta aveva i parametri per tornare gialla. Oggi rischiamo di essere classificati ‘arancioni’ e nessuno prende posizione anche se sono necessarie azioni forti come ricorrere alla Giustizia Amministrativa e battere in pugni sui tavoli politici in un momento tanto delicato per il Governo centrale che, nonostante si stia dimostrando insensibile ai problemi di chi opera in montagna, gode del sostegno dei parlamentari valdostani».
(re.aostanews.it)