Coronavirus: Rt della Valle d’Aosta a 1,12, tra i più alti
I dati del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità sull'andamento del Coronavirus dovrebbero collocare la Valle d'Aosta ancora in zona arancione
Coronavirus: Rt della Valle d’Aosta a 1,12, tra i più alti.
I dati che emergono dal monitoraggio settimanale sull’andamento del Coronavirus da parte dell’Istituto superiore di Sanità dovrebbero collocare la Valle d’Aosta ancora in zona arancione.
Secondo il monitoraggio, nella settimana in valutazione, che va dall’11 al 17 gennaio 2021, «si osserva una lieve diminuzione della incidenza nel Paese (145,20 per 100.000 abitanti)».
L’analisi dell’Istituto superiore di Sanità
L’incidenza in decrescita, tuttavia, si legge nel monitoraggio, «è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti».
«Nel periodo 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85– 1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita».
L’Istituto evidenzia come l’epidemia resti «in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. L’attuale quadro a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive».
I colori delle Regioni
Sono quattro le Regioni con una classificazione di rischio alto (Sicilia, Sardegna, Umbria e Alto Adige), 11 con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione nelle prossime settimane) e sei con rischio basso.
È attesa in queste ore un’ordinanza del ministero della salute per ridefinire i colori delle singole regioni, allentando in molti casi le restrizioni oggi in vigore, tranne che in Sardegna che vede peggiorare la sua situazione.
La Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta con un Rt di 1,12 è comunque tra le Regioni con il valore tra i più alti. Fanno peggio il Molise (1,38) e la Sicilia (1,27), la Basilicata ha lo stesso valore (1,12).
La nostra regione è pertanto classificata a rischio moderato, ma con alta probabilità di progressione a rischio alto (come Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento).
Cosa si può fare
In zona arancione resta in vigore l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Erik Lavevaz.
L’ordinanza che adegua adegua le disposizioni del Dpcm di giovedì 14 gennaio alla fascia di rischio arancione, permette la mobilità tra Comuni, dalle 5 alle 22, su tutto il territorio regionale, Aosta compresa.
Come disposto dal nuovo Dpcm, la zona arancione comporta la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti e gelaterie.
Sono invece consentite la vendita da asporto dalle 5 alle 22 e la consegna a domicilio, senza limiti di orario soltanto per le attività di ristorazione. Per i bar, l’asporto sarà consentito fino alle ore 18.
Per quanto attiene le attività sportive e motorie all’aperto, sempre ai sensi del Dpcm è possibile svolgerle purché nel rispetto della distanza di sicurezza personale. Tra le attività consentite figurano anche lo sci alpinismo (senza l’obbligo di essere accompagnati da una guida alpina o da un maestro di sci) e le ciaspolate.
La raccomandazione a tutti coloro che decidono di fare attività motoria e sportiva all’aperto è di prestare la massima attenzione a non provocare situazioni emergenziali che possono sovraccaricare il sistema del soccorso.
(e.d.)