Être Saison, gli artisti locali rispondono in massa
Sono sessanta i soggetti proponenti che hanno risposto alla open call Être Saison, ideata dall'assessorato e rivolta agli artisti locali
Être Saison, gli artisti locali rispondono in massa.
«Un risultato oltre ogni aspettativa».
È stupito Raphaël Désaymonet, dirigente della struttura attività culturali, per il successo riscosso dalla open call Être Saison en 2021 rivolta agli artisti valdostani, per arricchire il cartellone 2021 della Saison culturelle.
La “chiamata” si è chiusa venerdì 15 gennaio, sessanta i soggetti proponenti, come anticipato da Gazzetta Matin, che hanno partecipato, tantissime le adesioni finalizzate negli ultimi due giorni. «La risposta è stata molto buona, ci vorrà un po’ per analizzare e selezionare tutto questo materiale» spiega Désaymonet.
Il bando prevedeva che ogni soggetto potesse partecipare con due proposte, la maggior parte, svela il dirigente, riguardano l’ambito della musica (leggera o da camera, vocale o strumentale) e il teatro.Obiettivo del bando, come aveva spiegato l’assessore ai beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, era «proporre un’azione volta a tutelare e salvaguardare il tessuto artistico valdostano e il sistema delle produzioni regionali, con la finalità di sostenere e vivificare il riavvio delle programmazioni artistiche e sostenere l’intera filiera dello spettacolo, dagli artisti, agli scenografi, costumisti, tecnici audio e suono, maestranze varie».
«Siamo molto contenti, la risposta è stata ottima e il bando ha creato un bel fermento che ci permette anche di arricchire e aggiornare un archivio – aggiunge Désaymonet -. Abbiamo immaginato diversi scenari (la richiesta era che lo spettacolo potesse essere presentato sul palco del Teatro Splendor, ma fosse adatto alla trasmissione in streaming, ndr), certo la soluzione migliore sarebbe poter portare in scena questi spettacoli in presenza, soprattutto per gli artisti perché esibirsi sul palco di un teatro completamente vuoto sicuramente incide anche sulla qualità della performance. Ora vedremo di collocare questi spettacoli -ne selezioneremo 10- tra febbraio e giugno, tenendo anche conto della normale programmazione della Saison che deve essere recuperata».
Per quanto riguarda i criteri di selezione Désaymonet precisa «è una prima anche per noi. Verificheremo i requisiti, cercheremo di selezionare proposte diverse per coprire tutti gli ambiti. Non è solo la bravura a fare la differenza».
Se l’intento era «avere delle proposte da analizzare e in pochi mesi assicurare uno spazio su un palco, beh – conclude il dirigente – il risultato è stato decisamente oltre ogni aspettativa»
(erika david)