Scuola: abbandona gli studi il 14% dei giovani valdostani
Hanno tra 18 e 24 anni (non hanno la maturità); i maschi sono in percentuale quasi doppia rispetto alle femmine. Sono positivi gli esiti delle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese, pur con alcuni dati disomogenei tra gli istituti superiori.
Scuola: abbandona gli studi il 14% dei giovani valdostani.
E’ significativo il dato sulla dispersione scolastica contenuto nel Memento statistico della scuola valdostana, la ricerca elaborata dalla Struttura regionale per la Valutazione del sistema scolastico, presentata stamattina dall’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e dalla Sovrintendente agli Studi Marina Fey.
La percentuale dei giovani (tra 18 e 24 anni, senza titoli di studio superiori alla licenza media) che abbandono prematuramente gli studi si attesta al 14%; marcata la differenza di genere: il 18,5% sono maschi; le femmine sono il 9,7%.
La ricerca evidenzia il calo delle nascite, una costante negli ultimi 10 anni ma anche la dispersione scolastica, non intesa solo come abbandono, in miglioramento ma ancora con dati critici rispetto all’Italia settentrionale.
Il Memento statistico mostra anche un miglioramento negli apprendimenti di matematica e competenze linguistiche nel complesso positive, anche se c’è disomogeneità tra gli esiti degli istituti tecnici, dei professionali e dei licei.
«Dispersione scolastica – ha commentato la Sovrintendente agli Studi – che non è soltanto abbandono ma che prende in considerazione anche le ripetenze e il passaggio da una scuola a un’altra, anche in corso d’anno» -.
Secondo i dati elaborati dalla Srev, la non ammissione alla classe successiva riguarda soprattutto gli studenti del primo anni, mentre gli studenti con giudizio sospeso si attestano al 25%.
Negli istituti tecnici, quasi un quarto degli studenti del primo anno non è ammesso alla classe successiva.
Nei licei e istituti professionali, le non ammissioni riguardano l’8% degli studenti. Negli istituti tecnici la percentuale sale al 22%.
Il calo delle nascite si ripercuote in una diminuzione degli iscritti alla scuola dell’infanzia e alla primaria, mentre è sostanzialmente stabile il dato delle scuole secondarie.
Sono nel complesso positivi gli esiti delle prove Invalsi di matematica, in linea con i dati del Nord-Ovest pur con disomogeneità tra diversi istituti.
Lo stesso dicasi per le prove Invalsi di Italiano e di lingua inglese, dove i dati valdostani sono i migliori del Nord-Ovest soprattutto per la comprensione orale.
Nelle prove regionali di francese, il risultato migliore è la comprensione mentre la produzione scritta evidenzia ancora criticità.
Il dettaglio del Memento, su Gazzetta Matin in edicola lunedì 18 gennaio.
(cinzia timpano)