2021, per la Valle d’Aosta un anno di sfide
Il Governo regionale della Valle d'Aosta presenta gli impegni per il nuovo anno
l 2021 anno di sfide, di ripresa e di coesione: sono i capisaldi della politica regionale che guarda alla ripartenza con nuove politiche per il lavoro, per il rilancio di un settore chiave come il turismo, per la tenuta sociale e per un nuovo patto per il lavoro. E’ il messaggio del Governo regionale lanciato martedì 29 dicembre nel corso della conferenza stampa di fine anno in diretta streaming.
«La crisi economica e sociale avrà la coda lunga e richiederà degli sforzi importanti – ha detto il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -. Sarà necessario uno sforzo di coesione dei valdostani. Sarà necessario un patto tra tutti i valdostani, associazioni imprenditoriali, di volontariato, sindaci e associazioni datoriali, che permetta la ripresa dell’economia nel 2021».
Nuovo patto per il lavoro
Il Vicepresidente e Assessore alle Politiche del lavoro Luigi Bertschy ha posto l’accento sul nuovo Piano del lavoro di politiche attive «per dare una risposta immediata alla crisi». «Dobbiamo ragionare su un 2021 che dia risposte a chi sta subendo i contraccolpi maggiori, chi ha perso il lavoro, chi è in difficoltà con la propria imprese» ha detto.
Il documento programmatico sarà aggiornato entro marzo in ottica post-Covid, prevedendo una serie di azioni e progettualità che saranno rivolte a cittadini e imprese, in particolare ai soggetti più duramente colpiti. Inoltre «proseguirà il finanziamento della ricerca industriale e dell’innovazione» e «occorre continuare a investire per favorire lo sviluppo di nuove imprenditorialità e promuovere progetti innovativi con un occhio di riguardo alla efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili».
Infine «richiederà particolari attenzioni anche il settore dell’artigianato di tradizione». Un pensiero va al settore degli impianti a fune «che ha subito una pesante battuta d’arresto per cui chiederemo corposi indennizzi per il danno economico subito».
Sostegno ai prodotti tipici
Davide Sapinet, Assessore all’Agricoltura, ha detto: «Accompagneremo il settore agricolo fuori dall’emergenza, sosterremo la vendita dei prodotti tipici, che sono stati penalizzati durante il confinamento. La Regione interverrà con altre misure come il voucher che ha avuto successo».
Ha confermato la prosecuzione dei tavoli di confronto con il mondo zootecnico, l’attenzione ai consorzi di miglioramento fondiario, alla sentieristica che «è tra i fiori all’occhiello dell’offerta turistica valdostana», al Corpo forestale «che ha la necessità di un potenziamento della sua struttura».
Ha promesso l’istituzione «di tavoli regionali di confronto con tutti i referenti del settore, per definire le priorità da proporre in sede di negoziazione del nuovo Piano di sviluppo rurale. Tra queste, ci sarà sicuramente un sistema di accesso agli aiuti più snello, sia per i beneficiari sia per gli uffici, così come una maggiore attenzione alle piccole realtà, un rafforzato impegno a favore dei giovani e tutti gli interventi volti a sostenere l’agricoltura di montagna: zootecnia, viticoltura, frutticoltura, promozione dei prodotti, settori minori, investimenti, ricambio generazionale».
Tutela dell’ambiente
Per l’Assessora all’Ambiente Chiara Minelli «il Coronavirus non è l’unica emergenza, c’è quella ambientale che coinvolge anche la nostra regione che si è data l’obiettivo Fossil Fuel Free entro il 2040». Annuncia: «E’ stata elaborata una strategia che pianifica le azioni da mettere in campo».
Citando l’obiettivo raggiunto del 65% di raccolta differenziata, ha sottolineato: «E’ un buon risultato che si può migliorare potenziando il porta porta e introducendo la tariffa puntuale». Per i trasporti cita «l’impegno per accelerare il progetto di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea, a ottenere tempi certi per la riapertura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier».
Per Minelli il trasporto su rotaia «va integrato con un potenziamento dei trasporti su gomma, specialmente nelle vallate laterali, va incentivata la mobilità elettrica e va dato impulso all’utilizzo della bicicletta. Abbiamo il dovere di progettare un futuro consapevoli che la tutela ambientale è il principale e imprescindibile investimento».
Cultura, fulcro della ripresa
Per Jean-Pierre Guichardaz, Assessore ai Beni culturali «la cultura deve avere un posto di primo piano, è fonte di arricchimento spirituale ma può diventare il perno per sviluppare un’offerta turistica di qualità, complementare e caratterizzante. Con la cultura si mangia, eccome».
Per Guichardaz, al benessere dell’animo si aggiunge quello fisico e «lo sport può diventare, oltre che strumento di prevenzione, un veicolo promozionale della nostra Valle d’Aosta».
Nel 2021 inoltre si lavorerà annuncia «per rivalutare il disegno di legge di riforma dell’organizzazione turistica regionale, per arrivare a un unico ente preposto alla promozione e promo-commercializzazione dell’offerta estiva e invernale della Valle d’Aosta. Sarà nostro scrupolo e dovere destinare le risorse alle attività in grave difficoltà per la ripartenza nel prossimo Defr».
Nuovo piano acque
E’ al lavoro per la stesura del Defr l’Assessore alle Finanze, Carlo Marzi, per mettere in campo risorse per i ristori ma soprattutto fondi per gli investimenti, alla base della ripartenza. Ha posto l’accento sulla fibra ottica: «Siamo all’ultimo miglio, speriamo che possa arrivare nelle case di tutti i valdostani». Ha poi parlato di «una nuova collaborazione con tutti i Comuni valdostani» e annunciato la revisione, a 15 anni dalla sua entrata in vigore, del Piano tutela delle acque. Riguardo al sostegno delle famiglie e dell’edilizia ha detto che «particolare attenzione verrà rivolta alle modalità di concessione dei mutui per l’acquisto e la ristrutturazione di edifici a destinazione abitativa».
Partecipate strategiche
L’Assessore all’Istruzione, Partecipate e Affari Europei, Luciano Caveri, ha evocato la sfida regionalista. «Le sorti del regionalismo sono in gioco nel 2021. C’è un nuovo tentativo di cambiare il Titolo V. Le autonomie dovranno vigilare».
Caveri Ha parlato di «programmazione europea particolarmente importante. Il Recovery Fund ci ha visto raccogliere molte proposte e ci auguriamo che una fetta consistente di finanziamenti comunitari possa affluire per lo sviluppo della nostra Valle».
Per l’Assessore un tema importante è il calo demografico: «I confinamenti non hanno sortito una crescita demografica. Con il calo demografico la Valle d’Aosta rischia seriamente di implodere». Accennando alle partecipate ha detto: «Lo sviluppo passerà sempre di più per le strutture come Cva, Inva e Finaosta che avranno sempre più un ruolo capitale».
Centrali le politiche sociali
Per l’Assessore alla Sanità e Politiche sociali, Roberto Barmasse, bisogna «garantire il diritto alla salute è basilare. Il Parini deve ritrovare la veste di erogatore di prestazioni, deve ritrovare la sua veste di ‘contenitore’ sanitario principale per tutte le patologie. Bisogna trovare spazi alternativi per i pazienti Covid-19».
Barmasse ha poi sottolineato la necessità di «progettare un nuovo sistema sanitario» di «mettere in campo politiche sociali fondamentali per dare risposte per chi ora si trova ai margini. La Valle d’Aosta sia esempio di buone pratiche e di eccellenza».