Caso “falsi positivi”: la Procura di Aosta apre un fascicolo
Al momento non risultano né indagati né ipotesi di reato; il pm Manlio D'Ambrosi ha incaricato la Pg di effettuare tutte le verifiche del caso
Caso “falsi positivi”: la Procura di Aosta apre un fascicolo.
La Procura della Repubblica di Aosta ha aperto un fascicolo modello 45 sul caso dei “falsi positivi” registrati dal laboratorio dell’ospedale Parini di Aosta nella giornata di domenica 27 dicembre.
A seguito di una denuncia giunta negli uffici inquirenti di via Ollietti, il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi ha affidato alla Polizia giudiziaria gli accertamenti del caso. Al momento non risultano indagati e il fascicolo non ha ipotesi di reato.
Le indagini saranno a 360°; il modello 45, infatti, è una sorta di faro che la Procura può accendere per verificare ogni aspetto di una vicenda.
In particolare, il pm intende verificare se – come spiegato dall’Ausl – si sia trattato di un problema del macchinario; se così fosse, chiaramente, sarebbero escluse eventuali responsabilità penali.
Tuttavia, l’attività investigativa sarebbe volta anche a verificare se qualcuno dei 16 pazienti che erano già ricoverati per altri motivi e che erano stati spostati nel reparto Covid a causa del falso positivo dovesse risultare contagiato.
La versione dell’Ausl
Secondo quanto riferito dall’Ausl valdostana nei giorni successivi ai fatti, sono 61 i casi falsi positivi al coronavirus: 45 pazienti esterni a domicilio e 16 pazienti interni che erano in ospedale per altri motivi e che in primo momento sono stati trasferiti nei reparti Covid.
Per l’azienda sanitaria la causa è «un errore tecnico del software del laboratorio analisi dell’Ospedale Parini di Aosta avvenuto nella giornata del 26 dicembre 2020, dovuto ad una di interruzione del segnale di rete». Per questo motivo «si è verificata un’alterazione dei parametri di analisi, facendo sì che il sistema rilevasse anche basse fluorescenze inducendo il riscontro di false positività».
Lunedì 28 dicembre «tutti i dati delle sedute coinvolte sono stati opportunamente rianalizzati». A seguito della negatività «si è provveduto tempestivamente a riportare nei reparti di provenienza i pazienti, sottoponendoli a sorveglianza clinica ed isolamento funzionale».
In una nota diffusa dall’Ausl, poi, il commissario Angelo Pescarmona ha aggiunto: «L’evento in questione è stato gestito in applicazione dei protocolli specifici definiti “incident reporting”. La Direzione ha avviato un’istruttoria interna per definire le cause dell’incidente e per individuare eventuali profili di responsabilità. Con l’occasione si rinnovano le scuse nei confronti delle persone interessate e si assicura la piena disponibilità della Direzione strategica, come si sta già facendo, a garantire la massima assistenza e supporto alle persone ed alle famiglie interessate dall’evento».
(f.d.)