Appello di Fipe-Confcommercio al Governo: BASTA!, Siamo al collasso, fateci lavorare
Protesta nazionale dei commercianti e gestori di bar e ristoranti conto le continue chiusure imposte dal Governo
“Basta!”
“Questo diciamo ad un governo che #apre e #chiude le nostre aziende come interruttori e si prende il diritto di vietare il lavoro delle nostre imprese, senza trovare una strada per tutelarle – scrive Fipe-Confcommercio -. Il settore dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pub, pizzerie, catering e discoteche) è al #collasso.
“Siamo #esausti e #increduli – prosegue l’Associazione in quella che è una protesta nazionale -. Chiusi, aperti con precauzioni, aperti a metà, poi a tratti, minacce di chiudere, promesse di aprire, chiusi a singhiozzo, infine, costretti all’offensivo gioco dell’oca delle festività 2020. In un imbarazzante cortocircuito politico tra centro e periferia, scaricato sulla pelle delle imprese di questa filiera”
Tra 2 DPCM, 36 Decreti Legge, 160giorni di chiusura, un numero imprecisato di ordinanze regionali: sono i numeri della pandemia vista dal punto di vista economico e sociale.
“Chiediamo #rispetto – tuonano Fipe e Confcommercio -. E il rispetto non si traduce in #ristori #inadeguati e non calcolati sul fatturato delle festività natalizie, periodo fondamentale per i bilanci delle imprese della ristorazione”.
Problemi irrisolti
L’Associazione ricorda che “non vengono affrontati né tantomeno risolti i problemi delle locazioni, dell’indebitamento e del sostentamento di imprenditori che non hanno garanzie, se non il proprio lavoro. Nonostante tutto, non ci arrendiamo”.
La richiesta
“La #salute è sicuramente la priorità ma riaprire è necessario – puntualizzano gli esercenti -. Noi vogliamo e siamo in grado di lavorare in #sicurezza, garantendo la salute dei nostri dipendenti e dei nostri clienti. Chiediamo interventi urgenti e strutturali che diano alle nostre imprese un orizzonte chiaro e certo. Non sappiamo più come dire alla politica che molti di noi rischiano di chiudere per sempre”.
L’appello
Fipe-Confcommercio si rivolge agli italiani: “vi chiediamo di esserci vicini e di continuare a sceglierci, dove possibile, anche in queste difficili giornate. La vostra gratificazione è la nostra forza ed il nostro futuro”.
“Così non si può più andare avanti – sottolinea il direttore di Fipe-Confcommercio Valle d’Aosta, Adriano Valieri -. Chiediamo di poter lavorare, in piena sicurezza. Bar e ristoranti passano per untori, quando non lo sono per niente. La Politica si deve rendere conto che anche i lavoratori non possono vivere con 500 euro di cassa integrazione: siamo tutti al collasso!”.
(L.M.)