Coldiretti dona 16 mila kg di pasta al Banco Alimentare
Nell'ambito del progetto "Pasta di solidarietà". Oggi, 21 dicembre, avviata la consegna di 33.336 pacchi
Coldiretti dona 16 mila kg di pasta al Banco alimentare della Valle d’Aosta.
La prima consegna di pasta – 33.336 pacchi – ha preso il via oggi, lunedì 21 dicembre, nell’ambito della campagna nazionale “Pasta di solidarietà”.
“Per fortuna che nei momenti difficili emerge la solidarietà del popolo valdostano”. Parole di Franco Manes, presidente di Cpel e Celva Valle d’Aosta, durante la conferenza stampa di oggi all’ingresso della struttura del Banco alimentare, a Saint-Chrstophe.
L’incontro è servito per fare il punto sul progetto promosso da Coldiretti di concerto con Fondazione Campagna Amica, cui partecipa in Valle la Rete di solidarietà costituita tra le associazioni di volontariato per aiutare i tanti valdostani che con la pandemia hanno visto aumentare le già gravi difficoltà che affliggono le fasce deboli della popolazione.
“Questa non è pasta qualsiasi – hanno detto all’unisono e con soddisfazione Franco Manes, Claudio Latino (Csv), Alessio Nicoletta (Coldiretti), Gioia Brunod (Banco Alimentare) e il direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, Elio Gasco -. Si tratta ma pasta di qualità, prodotta da Stagio d’Italia, con grano Senatore Capelli, una varietà tutta italiana che arriva a noi dall’inizio del XX secolo ed è tutt’ora tra le migliori del mondo”.
Rete di solidarietà
“Tra le cose a importanti di questa iniziativa, oltre alla dimostrazione che la solidarietà in Valle esiste eccome, è stata la” rete” che siamo riusciti a costruire tra le associazioni di volontariato – ha detto Gioia Brunod -. E’ stato un segnale importante in un momento in cui ogni giorno ci troviamo davanti al quotidiano crescere delle richieste. Ormai vengono a cercare aiuto anche ceti sociali che non ci saremmo mai sognati di vedere, obbligati a ricorrere all’aiuto delle associazioni di volontariato”.
“E qui , in questa occasione come peraltro in altre, – ha aggiunto Alessio Nucoletta – è venuto fuori il grande cuore del valdostani. La comunità ha risposto come da sempre i valdostani sono abituati a fare: con generosità, senza bisogno di tante sollecitazioni, pronti a tendere la mano a chi ha bisogno”.
Gli ha fatto eco Claudio Latino: “Abbiamo messo in piedi una ”alleanza del fare”, dando corpo concreto all’essere una comunità per gli altri, uniti ad offrire supporto a chi ha bisogno, senza distinzione di razza, religione, nazionalità o colore della pelle”.
Tutti hanno sottolineato l’importanza dell’appoggio e della partecipazione al progetto da parte del Celva, perché “è nel territorio del comune, soprattutto di piccole dimensioni demografiche come quelli valdostani, che i bisogni vengono a galla, superando anche le ritrosie di chi, per dignità, non vuole esporre la propria povertà”.
L’appello
“Non siamo alla fine del nostro lavoro, anzi, serve l’aiuto di tutta la comunità valdostana: oggi, domani e anche per tanti dopodomani. Continuiamo ad aiutare le associazioni di volontariato. I bisogni sono tanti e aumentano. Non fermiamoci mai!”.
(Alessandro Camera)