Natale, Valle d’Aosta Futura chiede provvedimenti chiari al Consiglio regionale
In un momento di grande incertezza, confusione e stanchezza VdA Futura si rivolge alle forze politiche che siedono a Palazzo per fare chiarezza sul periodo di Natale
Natale, Valle d’Aosta Futura chiede provvedimenti chiari al Consiglio regionale.
In un momento di grande incertezza, confusione e stanchezza VdA Futura si rivolge alle forze politiche che siedono a Palazzo per fare chiarezza sul periodo di Natale.
«In un momento in cui la psiche degli italiani è stremata, frustrata, da mesi di paure e incertezza, il teatrino politico nazionale fatto di equilibrismi per non perdere lo scranno è uno spettacolo indecoroso al quale nessuno avrebbe dovuto assistere – scrive Valle d’Aosta Futura in una nota -. Tantomeno una popolazione ridotta allo stremo a livello sanitario, sia in senso propriamente tecnico, che dal punto di vista psicofisico e sociale».
I temi da affrontare
VdA Futura ricorda le priorità da affrontare. «Sul tavolo temi di primaria importanza come libertà individuali, lavoro, istruzione contrapposti in una folle lotta al massacro: una assurda guerra civile tra diritti fondamentali».
La nota prosegue evidenziando la confusione generata da «ipotesi perlopiù fuorvianti, indiscrezioni, titoli di giornali più o meno avventati che non fanno che confondere, impaurire e scoraggiare l’animo delle persone che vorrebbero solo comprendere cosa sia possibile fare con la propria vita, con gli affetti più cari nel momento dell’anno».
In conclusione VdA Futura chiede «al nostro presidente e a tutto il Consiglio regionale di rompere gli indugi, anche alla luce delle prerogative autonomiste giustamente rinnovate e ribadite di recente, in forza delle quali hanno il potere e il dovere di adottare provvedimenti chiari, prioritari, insindacabili e argomentati, cuciti su misura in prospettiva di buon senso su un territorio tanto atipico quanto speciale, dal tessuto culturale, economico e sociale assai frammentato, in piccoli comuni di poche anime».
«I nostri consiglieri, tutti, hanno oggi la responsabilità di poter cancellare questa nebbia fitta di incertezze, contraddizioni e assurdità alle quali le istituzioni romane ci costringono da giorni, in un valzer (troppo) lento di scambi e logiche di potere alle quali, francamente, siamo stufi di assistere».
(re.aostanews.it)