Inchiesta Casinò: dalla perizia sui bilanci emerse criticità dal 2013 al 2015
Secondo i professori Enrico Laghi, Vittorio Dell'Atti e Michele di Marcantonio non vi sono irregolarità nelle valutazioni degli immobili e nelle consulenze affidate dall'ex au Giulio Di Matteo
Criticità nei bilanci 2013, 2014 e 2015 riguardo alle imposte anticipate. Questo, a grandi linee, quello emerso dalla perizia – svolta con incidente probatorio – nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta in relazione al reato di false comunicazioni sociali della Casinò de la Vallée.
Non solo: i periti, che su incarico del gip Giuseppe Colazingari hanno valutato i bilancio della società dal 2011 al 2017, hanno evidenziato anche l’assenza di irregolarità per quanto riguarda le valutazioni degli immobili della società e in merito alle consulenze affidate dall’ex amministratore unico della casa da gioco Giulio Di Matteo.
Secondo i professori Enrico Laghi (ordinario di Economia aziendale alla Sapienza di Roma), Vittorio Dell’Atti (direttore del dipartimento di studi aziendali e giusprivatistici dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro) e Michele Di Marcantonio (professore associato di Economia aziendale nello stesso ateneo barese), comunque, lo stato di insolvenza si è manifestato nel 2017.
Le indagini
Oltre a Di Matteo, al momento l’inchiesta coordinata dal pm Luca Ceccanti vede coinvolti gli ex amministratori unici Luca Frigerio e Lorenzo Sommo e gli ex sindaci Fabrizio Brunello, Jean Paul Zanini e Laura Filetti.
Conclusa l’udienza andata in scena mercoledì 12 dicembre per l’incidente probatorio, ora spetta al pubblico ministero valutare come procedere nell’attività investigativa.
(f.d.)