Gabriele Maquignaz forgia la piccozza della libertà dei popoli di montagna, monito per Conte
La protesta artistica per dire no alla chiusura fino al 7 gennaio delle località turistiche di montagna
Gabriele Maquignaz forgia la piccozza della libertà dei popoli di montagna, monito per Conte. L’artista di Valtournenche lo annuncia via Facebook , anticipando che la porterà a Roma. E’ una protesta artistica verso la chiusura del governo Conte in merito delle attività in montagna.
La dichiarazione
«L’ho forgiata per mandare un messaggio forte verso il governo che pare si sia un po’ dimenticato dei popoli di montagna. La piccozza è un simbolo della montagna ed è legato a questa chiusura delle località alpine fino al 7 gennaio. La salute è prioritaria ma bisognava trovare soluzioni di buon senso permettere di lavorare in sicurezza». Annuncia che a Roma farà «qualcosa di simbolico e molto forte» ma non vuole anticipare altro.
L’artista
Gabriele Maquignaz nasce ad Aosta nel 1972. Figlio d’arte, fin da bambino manifesta propensione e talento per la manualità creativa, che sfocerà durante la maturità in una necessità fisica e spirituale di esprimersi attraverso pittura e scultura. Padre fondatore del Movimento Artistico Aldilà, l’artista, per la prima volta nella storia dell’arte, ha superato i vincoli dello spazio – tempo con una performance, mistica, spirituale e concettuale, attraverso un taglio ragionato e concettuale sulla tela e anche sul metallo, legando per sempre le due dimensioni dell’arte.