Aids in Valle d’Aosta: sei nuovi casi nell’anno 2020
L'emergenza sanitaria ha rallentato le attività di diagnosi precoce; tre dei sei nuovi casi sono stati scoperti dalla diagnostica di pazienti in fase di ricovero ospedaliero per patologie opportunistiche concomitanti
Aids in Valle d’Aosta: sei nuovi casi nell’anno 2020.
La Struttura di Malattie Infettive dell’azienda Usl comunica che sono sei i nuovi casi di infezione diagnosticati sul territorio regionale nel 2020.
Si tratta di cinque uomini e una donna.
Lo scorso anno i casi di nuova infezione da HIV erano stati 10, sei erano stati di Aids.
Secondo la nota diffusa dall’azienda Usl, «tre casi sono stati rilevati dall’attività di ambulatorio nel periodo antecedente l’emergenza sanitaria mentre altri tre sono emersi dalla diagnostica di pazienti in fase di ricovero ospedaliero per patologie opportunistiche concomitanti».
Le patologie opportunistiche sono malattie dovute a microrganismi rari o di per sè con scarsa virulenza che però si moltiplicano e diventano patogeni nei soggetti immunodepressi per effetto di infezioni che determinano l’immunodepressione come l’Aids o i trattamenti anti tumorali prolungati.
“Purtroppo l’emergenza sanitaria in corso ha ostacolato la nostra normale attività di lotta alla diffusione dell’AIDS – dice la dottoressa Manuela Colafigli, infettivologa dell’Usl – generando difficoltà nella diagnosi precoce, che quindi si è purtroppo ridotta in questo periodo.
L’ambulatorio che si occupa dell’AIDS è rimasto, comunque, sempre pienamente operativo per garantire ai pazienti la necessaria assistenza e per non interrompere le cure.
Inoltre, abbiamo acquisito nuovi farmaci, utili al trattamento dei casi di patologia avanzata.
Per noi è fondamentale ricordare l’importanza di effettuare il test, anonimo, e soprattutto di mantenere alta l’attenzione e di evitare comportamenti a rischio: i rapporti sessuali non protetti sono la causa principale della trasmissione del virus».
(re.newsvda.it)