Valle d’Aosta: sì alle riaperture ma non tutti i negozi hanno rialzato le serrande
A serpeggiare tra i commercianti del centro di Aosta rabbia e preoccupazione per il futuro
Valle d’Aosta: non tutti i negozi hanno rialzato le serrande. A serpeggiare tra i commercianti del centro di Aosta rabbia e preoccupazione per il futuro. C’è poca voglia di parlare all’indomani dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Erik Lavevaz che permette la riapertura delle attività commerciali di vicinato.
Le interviste
«Siamo tra l’incudine e il martello – spiegano Matteo e Sara di Desigual -. Se si guarda esclusivamente all’aspetto sanitario la paventata chiusura di impianti sciistici e alberghi per le festività natalizie può anche essere giusto, ma se si adottano queste restrizioni devono essere erogati sussidi adeguati perché le perdite saranno onerose per tutti. Inoltre la nostra regione dovrebbe cercare di valorizzarsi oltre all’offerta dello sci, bisogna avere un piano b da giocarsi in queste situazioni di emergenza».
«Fortunatamente – dice Davide di De Marchi e Gianotti – la maggior parte della nostra clientela è gente del posto. Però se ci sarà questa nuova chiusura per le festività anche i valdostani non so in quanti riusciranno a permettersi di fare regali scegliendo tra i nostri prodotti. La nostra azienda dà lavoro a 36 dipendenti e quindi si spera di poter riuscire comunque a lavorare per il prosieguo della stagione».
«Sono contenta di essere riuscita a riaprire la mia attività – commenta Christianne di Anima&Corpo Abbigliamento – ma le regole devono essere chiare e precise. Tutta questa incertezza non fa bene al commercio e speriamo di salvare il salvabile in questo terribile anno». Suggerisce di «intensificare i controlli perché le regole devono valere per tutti» conclude.
Numerosi negozianti del centro, invece, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Si percepisce la rabbia che sta montando verso il nuovo Dpcm del governo Conte che prevede tolleranza zero per Natale e Capodanno. La serrata per le festività potrebbe davvero rappresentare il colpo di grazia per tante attività commerciali della nostra regione.
(sa.pa.)