Coronavirus, Lavevaz: screening di massa non imminente. Però sono in arrivo 60 mila kit antigenici rapidi
Il presidente della Regione puntualizza. Il commissario straordinario Arcuri dà comunque l'ok per l'integrazione all'assegnazione di tamponi
“Al momento non è stata presa nessuna decisione in tal senso da parte del Governo della Valle d’Aosta– dichiara il presidente Erik Lavevaz – . Come maggioranza regionale abbiamo affidato alla Protezione civile regionale e ai responsabili regionali della gestione dell’emergenza Covid uno studio di fattibilità, dedicato non soltanto all’aspetto tecnico e organizzativo di una campagna di screening che coinvolgerebbe tutta la popolazione valdostana, ma soprattutto volto a raccogliere gli elementi necessari a valutare i reali effetti di una campagna di questo tipo sulla tutela sanitaria della popolazione e, più in particolare, a evidenziare le reali potenzialità di un monitoraggio di massa per limitare la diffusione del contagio”.
“Non corrisponde quindi al vero la notizia che la Valle d’Aosta è pronta per lo screening di massa – conclude Lavevaz -. E’ invece corretto dire che ci è stato consegnato un progetto tecnico e che nei prossimi giorni verrà valutato dall’Unità di coordinamento dell’emergenza e dal Governo regionale”.
Ok per 60 mila tamponi
Intanto, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri arriva la “RISPOSTA ARCURI” alla richiesta della Valle d’Aosta di integrazione dell’assegnazione di tamponi antigenici rapidi per screening di massa della popolazione valdostana.
Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenio Arcuri ha scritto al Soggetto attuatore, Pio Porretta (Protezione civile valdostana) e per conoscenza al presidente della Regione, Erik Lavevaz per comunicare di “aver predisposto la spedizione di 60 mila kit antigenici rapidi per lo screening della popolazione valdostana“.
(L.M.)