Imprenditori e commercianti uniti: fateci lavorare!
In piazza arco d'Augusto circa 200 tra commercianti e imprenditori a manifestare e a chidere di poter riaprire le attività
“I governi esteri provvedono a sostenere le aziende e i dipendenti fermi a causa del lockdown, in Italia solo elemosine”. Lo ha detto Elisa Bonandini, imprenditrice valdostana intervenuta questa mattina, lunedì 30 novembre, alla manifestazione di protesta organizzata da Fipe-Confcomemrcio in piazza arco d’Augusto.
Bonandini è una “startupper”. Ha avviato l’attività di recente, pertanto non ha uno “storico” di fatturato. “Chi ha avuto coraggio di investire, quindi nuovi imprenditori, non sono tenuti in considerazione: non hanno un fatturato da dimostrare – ha detto con il groppo in gola l’imprenditrice -. Per i ristori bisognerebbe chiedersi quanto abbia investito il tale imprenditore, quanto ha rischiato per l’azienda”.
Il caso centri estetici
nella stessa situazione di commercianti e gestori di bar e ristoranti sono i centri estetici, chiusi da un mese. “Noi commercianti il pane lo guadagniamo, non abbiamo bisogno di sussidi, ma di lavoro! – ha tuonato Amina Bodro -. Chiediamo di poter lavorare e basta. Ci sono i protocolli, abbiamo investito in dpi, ricordo che la cura del corpo non è un vezzo”.
In foto: Amina Bodro (nella principale) e Elisa Bonandini (nel testo)
(L.M.)