Courmayeur, Rota e Miserocchi subito contro sulle indennità
Il Consiglio comunale di Courmayeur decide per l'aumento dei compensi, alla contrarietà della minoranza il sindaco replica: «È solo una mossa puramente e politica»
Courmayeur, Rota e Miserocchi subito contro sulle indennità.
Il Consiglio comunale di Courmayeur decide per l’aumento dei compensi, alla contrarietà della minoranza il sindaco replica: «il voto contrario è solo una mossa puramente politica».
Il Consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione comunale si è svolto in un clima cordiale, ma senza esclusione di colpi e frecciatine.
Inevitabile che le parti si trovassero su piani diametralmente opposti sul fronte delle indennità comunali.
Scontro sulle indennità
La maggioranza consiliare ha deciso di applicare la modifica di legge sulle indennità entrata in vigore dopo le nuove elezioni, che prevede di poter aumentare del 20%, e di un ulteriore 10% per i comuni turistici, l’ indennità base di 2.100 euro lorde al mese per i sindaci dei paesi al di sotto dei 3.000 abitanti.
«La nostra proposta, vista la complessità del territorio di Courmayeur che si trova a gestire servizi per un numero di persone ben più altro del numero degli abitanti e che richiede un impegno a tempo pieno da parte del sindaco, è di utilizzare questa possibilità aumentando l’indennità del sindaco» spiega il sindaco Roberto Rota.
La paga base del primo cittadino diventa quindi di 2.730 euro lordi, più una diaria mensile di 600 euro. A cascata al vice sindaco vanno 1.501,50 euro lordi, agli assessori 728 euro lordi e il gettone di presenza è di 136,50 euro.
Emendamento della minoranza
Contraria la minoranza che presenta un emendamento sulla ridefinizione delle indennità. «Quella sull’aumento delle indennità per i sindaci è una battaglia che ho portato avanti anche io – ammette l’ex sindaco Stefano Miserocchi -, ma ci pare opportuno fare un ragionamento sulla situazione di emergenza e di crisi economica. Chiediamo di non riconoscere la premialità per dare un segnale alla comunità di attenzione e sensibilità. È un segnale politico importante anche se i soldi risparmiati – ammette lo stesso Miserocchi – non cambieranno la vita a nessuno, ma è una forma di solidarietà nei confronti della comunità».
La proposta di emendamento della minoranza vedrebbe le indennità fissate a 2.100 per il sindaco, 1.155 per il vice, 560 euro per gli assessori e 105 euro il gettone di presenza per tutti i consiglieri.
«Capisco la proposta molto politica – è la replica del sindaco Rota -, ma proprio questo periodo di difficoltà richiede un impegno ancora maggiore, sette giorni su sette a qualsiasi ora, l’attenzione si esprime in questo modo, con una disponibilità totale, piuttosto che con la riduzione delle indennità che sul bilancio di Courmayeur peserebbe in minima parte. È solo una mossa politica che non ha ricadute reali e non premia la massima attenzione che deve essere posta in questo momento».
Messo ai voti, l’emendamento proposto dalla minoranza è bocciato ed è approvata la proposta iniziale sulle indennità con il voto contrario dei quattro consiglieri di Esprit Courmayeur, Miserocchi, Sara Penco, Diletta Roveyaz e Luciano Gex.
(erika david)