Coronavirus: anche il sindaco di Aosta nel coordinamento regionale per l’emergenza
La notizia in consiglio comunale: «Difenderò le nostre specificità»
Ci sarà anche il sindaco del Comune di Aosta nel comitato regionale di coordinamento per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
La notizia arriva proprio per mano del primo cittadino, Gianni Nuti, nel consiglio comunale del capoluogo.
La richiesta
«Aosta è e resta la capitale dell’autonomia della nostra Regione – sottolinea il leghista Bruno Giordano – e non vedere un rappresentante nella commissione che deve contribuire e collaborare a stretto contatto con la Giunta regionale per la gestione dell’emergenza Covid-19 è inaccettabile. Sono convinto non sia stata volontà del sindaco, ma che si sia trattata di una clamorosa svista».
Giordano entra nei dettagli.
«A partire dall’ospedale da campo, la città di Aosta sopporta di tutto di più, non capisco come possa essere possibile che il ruolo della città sia tenuto ancora una volta ai margini, venendo ricompresa con la figura del presidente del Celva – conclude -. Vorremmo che il sindaco insistesse per far sì che un rappresentante fosse ricompreso».
Conferma la pronta risoluzione della mancanza il primo cittadino.
«Il gruppo di lavoro istituito ha immaginato, probabilmente, che la figura del presidente del Celva fosse onnicomprensiva – evidenzia Gianni Nuti -. Concordo con la lettura data, e lo ribadisco, visto che Aosta sta processando centinaia di ordinanze e revoche e rispetto ai comuni piccoli ha specificità anche di tipo gestionale. L’impatto è pesante, stiamo facendo fronte con impegno. La nostra voce, però, posso dire ufficialmente che sarà presente, venerdì alle 14.30, nella riunione del coordinamento regionale».
Richiesta di contributo straordinario
«È una bella notizia – chiosa il capogruppo di Rinascimento VdA, Giovanni Girardini, che chiede anche di portare avanti al richiesta di un contributo straordinario per Aosta -. È importante che Aosta faccia parte di questa assemblea, vista la sua centralità».
«Sul bilancio 2020 i margini di richiesta sono pressoché inesistenti, ma in quello 2021-2023 porteremo le istanze del comune di Aosta, sempre in ottica di collaborazione e scambio di informazioni – conclude Nuti -. Non vogliamo trattamenti di favore, ma sicuramente il riconoscimento delle nostre specificità, che mi impegno a difendere».
(alessandro bianchet)