Coronavirus, Consiglio Aosta: istituita commissione speciale per l’emergenza
Il risultato partorito dopo un lungo confronto tra maggioranza e minoranza. Presidente Fabio Protasoni, vice presidente Bruno Giordano
Emergenza Coronavirus, nasce la commissione speciale del Comune di Aosta.
Questo il succo del consiglio straordinario, andato in scena nel pomeriggio di mercoledì 25 novembre, richiesto dalle minoranze per avere, appunto, voce in capitolo sull’emergenza.
Il consiglio
Dopo una fitta sequenza di riunioni tra capigruppo e interne a maggioranza e minoranza, è arrivato una sorta di accordo, che ha di fatto disinnescato possibili tensioni e in sostanza cancellato tutti i punti all’ordine del giorno.
Il risultato ottenuto dai capigruppo parla di un maxi emendamento alla delibera della maggioranza (che diventa presentata da tutta l’assise, dopo il ritiro della mozione presentata dall’opposizione), che prevede, appunto, la costituzione di una commissione speciale, che vede la rappresentanza di tutte le forze in Consiglio.
La stessa, della durata di 4 mesi (31 marzo 2021), più eventuali altri 4 (per ragioni plausibili o esigenze ulteriori), sarà composta da 6 membri di maggioranza e da 3 di opposizione e garantirà continue audizioni di tecnici ed esperti dei vari settori in gioco.
La composizione e i compiti
A presiedere la commissione sarà Fabio Protasoni, con vice Bruno Giordano. A completare la squadra Serena Del Vecchio, Gianluca Del Vescovo, Franco Proment, Roberto Favre e Pietro Varisella; per la minoranza ci saranno anche Giovanni Girardini e Paolo Laurencet.
I compiti della commissione saranno:
– analisi e monitoraggio dello stato d’emergenza causato dalla pandemia sul territorio comunale
– audizioni degli stakeholders
– supporto alla commissione consiliare competente per l’elaborazione di strategie di rilancio futuro dell’economia locale
– supporto alla commissione consiliare competente per l’elaborazione di strategie sociali per sostenere le fasce più vulnerabili, in particolare alle nuove povertà
– formalizzazione di proposte di deliberazioni da sottoporre alla Giunta comunale
– redazione della relazione finale da presentare al Consiglio sulle attività sopraelencate al termine dell’operatività della stessa
I commenti
È soddisfatto del risultato della contrattazione il primo cittadino, Gianni Nuti.
«Il testo è frutto di una procedura negoziale che fa parte della democrazia – sottolinea il primo cittadino -. Non è il testo proposto da nessuno ed è giusto che sia identificabile tutto il consiglio all’interno del quadro testuale». E chiude. «Oltre alla rappresentanza di tutte le forze in Consiglio, le puntualizzazioni dell’emendamento servono a sottolineare durate flessibili e il fatto che la commissione abbia un rapporto costante con tutte le rappresentanze della cittadinanza per sentire la voce del territorio. Ringrazio tutti. Credo sia un momento che ci impegna tutti a dare un’immagine della politica un po’ diversa rispetto a quella litigiosa cui siamo stati abituati per troppo tempo. Mi auguro che anche la comunicazione di questa commissione non faccia fare passi avanti a nessuno e sia espressione del lavoro comune».
Accolgono di buon grado l’accordo anche le opposizioni.
«Siamo stanchi del dibattito, ma contenti che tra un tira e molla e l’altro la maggioranza abbia ascoltato le nostre richieste – commenta il capogruppo di Rinascimento VdA, Giovanni Girardini -. La commissione nascerà con il contributo di tutti ed è un bellissimo segno per tutta la città».
E conclude. «Abbiamo accettato posizioni di compromesso – chiosa -, senza intavolare un gioco di forza che avrebbe dato brutti segnali. Siamo soddisfatti per le modifiche sulla durata, visto che le ripercussioni dureranno per anni e potremo accompagnare gli strascichi con una commissione costituita. Oggi si chiude con la forma, poi con massima urgenza dovremo passare ai contenuti».
Soddisfatto anche il portacolori del Carroccio, Bruno Giordano.
«Il periodo straordinariamente complesso merita tutta l’attenzione e la capacità di ognuno di noi – sottolinea Giordano -. In una Regione che ha già raggiunto i morti della prima fase, dobbiamo avere la capacità di mettere in campo misure straordinarie; non si parla più di maggioranza e minoranza, ma di donne e uomini che vogliono fare bene per i propri cittadini».
Sottolineato che la minoranza non cercava «una prova muscolare», evidenzia come la maggioranza «sotto la guida illuminata del signor Sindaco ha ben compreso il momento e dimostra di essere più forte – conclude -. Ora andiamo avanti celermente, ringrazio la sensibilità di sindaco e giunta che hanno anteposto gli interessi della città ai propri, decidendo di affrontare in modo unitario un argomento delicato come l’emergenza».
Chiude Paolo Laurencet.
«La situazione non ha nulla di ordinario e non può essere affrontata con le normali strategie – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia e Forza Italia -. Il primo stop è arrivato al termine della stagione invernale, mentre ora abbiamo davanti un periodo molto impegnativo».
E chiosa. «Abbiamo apprezzato molto l’atteggiamento del sindaco, dopo aver chiesto l’aiuto di tutti nel primo consiglio – conclude Laurencet -. Onore a lui, speriamo sia un bel segnale per tutta la città. La commissione potrà così lavorare sul Covid, consentendo alla macchina comunale di concentrarsi sul resto».
La polemica
Nella generale concordia della giornata, non manca lo spazio per una semi-polemica innescata dal consigliere del Progetto Civico Progressista, Antonio Crea.
«Ricordo che la proposta della minoranza è illegittima, ed è per questo che viene ritirata – esclama -. Ci vuole trasparenza in Consiglio e io dico come stanno le cose».
Arriva poi l’astensione su tutta la linea. «Ho condiviso le motivazioni sul consiglio straordinario, ma ho una visione opposta sulla commissione speciale – conclude -. Viste le competenze del Consiglio, mi sembra uno strumento inutile».
Rispedisce al mittente Giovanni Girardini.
«Dispiace che Crea intervenga come una cactus dopo una fatica durata dieci giorni, spero che il consigliere sia soddisfatto, dorma sogni sereni e permetta di andare avanti per il bene della città – punge -. Mi dispiace solo che, anche in corner, si debba andare a fare la pipì come i cagnetti, difendendo il proprio territorio».
Rintuzza Bruno Giordano. «Sottolineo solo che ritiriamo la nostra proposta non perché illegittima – visto che è stata ammessa alla discussione -, ma perché superata nei contenuti – conclude -. Nessuno vuole prendersi meriti, ma vorrei solo sapere se a qualcuno, evidentemente, crea dei pruriti il fatto che la proposta sia firmata da tutti».
(alessandro bianchet)