Le 10 proposte di Confindustria per far ripartire la Valle d’Aosta
Il documento è stato presentato questa mattina, lunedì 23 novembre, in II commissione consiliare regionale
“Percorsi di ripartenza: le 10 proposte di Confindustria Valle d’Aosta”. E’ quanto propone per far ripartire l’economia Confindustria Valle d’Aosta, i cui vertici sono stati auditi oggi, lunedì 23 novembre, in II commissione consiliare regionale.
“Le aziende associate a Confindustria Valle d’Aosta contribuiscono per 743 milioni di euro al valore aggiunto regionale su un totale di 1,4 miliardi di euro, quindi rappresentano oltre il 50 % del valore aggiunto totale – ricordato Giachino -. Confindustria Valle d’Aosta rappresenta inoltre 1/3 dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato in tutta la Regione”.
“Agganciare la ripresa che si prospetta a partire dalla seconda metà del 2021, non è un semplice auspicio o una scontata proposta, ma rappresenta per il nostro sistema produttivo una vera e propria sfida cui non possiamo sottrarci”, ha proseguito il presidente.
“In queste fasi di profonda e duratura depressione delle condizioni economiche e sociali – ha concluso Giachino – giocano un ruolo determinante la qualità delle istituzioni e delle politiche economiche, la lungimiranza dei programmi di intervento e una visione chiara delle traiettorie di sviluppo”.
Le 10 proposte
- Mantenimento dei livelli occupazionali – La misura deve riguardare sia i contratti stagionali che i contratti a tempo indeterminato (per questi ultimi un’ottima base di partenza è a nostro avviso il Bando 20 AH ma andrebbero destinate maggiori risorse alle aziende più strutturate e soprattutto in fase di stesura dell’eventuale nuovo bando auspichiamo un maggiore coinvolgimento delle parti sociali).
- Incentivi per nuova occupazione – La misura deve riguardare i contratti a tempo determinato, i contratti a tempo indeterminato e le trasformazioni. Ci auspichiamo che il Bando venga concepito alla stregua del Bando 18 AB.
- Abolizione Irap per il 2021 – Chiediamo un anno fiscale bianco per le tasse regionali ed in particolare per l’IRAP.
- Liquidità – Chiediamo che vengano prorogate tutte quelle misure atte a garantire una maggiore liquidità del sistema produttivo con il coinvolgimento della Finaosta e dei Confidi. Tra le misure a costo zero che potrebbero fornire una maggiore liquidità alle imprese, una nostra ulteriore proposta potrebbe essere quella di anticipare fino al 90% il pagamento degli incentivi già concessi entro trenta giorni dalla richiesta motivata del beneficiario e senza la presentazione di idonee garanzie.
- Incremento della percentuale di contributo per le misure previste dall’art. 56 comma 1 L.R. 8/2020 – Abbiamo appreso dagli organi di stampa che le misure regionali Covid sono state utilizzate solo in minima parte dalle imprese chiediamo che quindi i risparmi derivanti da tali misure vengano utilizzati oltre che per rifinanziare le misure anche per prevedere delle percentuali di contributo maggiori fino all’80% dei costi rendicontati anche per quelle domande già presentate.
- Estensione e riapertura della misura prevista dall’art. 50 L.R. 8 2020 – Chiediamo che venga prorogata la misura prevista dall’art. 50 l.r. 8/2020 (Bonus imprese e liberi professionisti per la ripresa delle attività) e che per tale misura vengano previste delle percentuali di “ristoro” maggiori e che soprattutto tale misura venga estesa anche ad imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro.
- Revisione della L.R. 6 2003 – Chiediamo che venga rivista la L.r. 6/2003 prevedendo ad esempio meccanismi automatici per il sostegno degli investimenti fino a 100mila euro. In particolare, bisognerà tenere conto dei recenti sviluppi e delle prospettive future. Bisognerà tenere conto delle tecnologie informatiche, con particolare riferimento al settore dell’intelligenza artificiale e dei big data. In regione già operano realtà italiane e internazionali di primo piano, alle quali si stanno aggiungendo centri di ricerca come l’Osservatorio astronomico e il nascente CMP3vda (progetto genomi), che lavorano su questo tipo di innovazione e, in futuro, potrebbero garantire un incremento di occupazione qualificata. Occupazione che, purtroppo, al momento manca in Valle d’Aosta.
- Contributi per gli affitti – per quelle aziende che hanno subito delle pesanti perdite a seguito dell’emergenza sanitaria. La Legge regionale 5/2020 prevede un indennizzo ai titolari di contratti di affitto ad uso non abitativo ma ci sentiamo di chiedere uno sforzo maggiore nelle nuove misure che verranno varate dall’Amministrazione regionale.
- Appalti e piano investimenti opere pubbliche – Nuove infrastrutture e manutenzione di quelle esistenti. Per quanto concerne gli appalti auspichiamo che la Regione, spinta da un rinnovato sentimento autonomista, nelle more e nelle disponibilità legali dello statuto, similmente ai cugini bolzanini, appronti nel breve periodo una nuova legge sugli appalti che sia di tutela per le aziende valdostane. L’obiettivo deve essere quello di raggiungere una regolamentazione chiara e trasparente negli appalti pubblici nel settore di competenza della Regione, migliorare l’accesso ai mercati per le piccole e medie imprese con relativo rafforzamento dei circuiti regionali. Per quanto concerne il piano di investimenti in opere pubbliche, nuove infrastrutture e manutenzione di quelle esistenti ricordiamo che la spesa per le infrastrutture ha un “effetto moltiplicatore”, genera un ritorno economico superiore in termini di aumento del Pil e dell’occupazione. Per ogni unità di moneta investita nella costruzione d’infrastrutture, ci saranno da 1.5 a 2.7 unità di moneta aggiuntive date dall’effetto moltiplicatore sull’economia. Le risorse finanziarie destinate agli investimenti in opere pubbliche nella nostra regione nell’ultimo decennio si sono ridotte drasticamente, siamo passati da decine di milioni di € all’anno a pochi milioni, bisogna invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
- Piano di attrattività imprenditoriale – Chiediamo che venga costituita una vera e propria cabina di regia che porti alla redazione di un vero e proprio piano che contenga le relative misure regionali per attrarre investimenti in Valle d’Aosta, stabilendo delle condizioni che consentano alle aziende locali di prosperare e di attrarre aziende e investitori dall’esterno. L’attrattività complessiva è il risultato di una serie di fattori che vanno da misure specifiche di sovvenzione e da un quadro legislativo favorevole, superando gli oneri normativi e burocratici, a condizioni di contesto più ampie, come la sicurezza sociale, un adeguato sistema scientifico, la disponibilità di risorse umane qualificate e di un mercato del lavoro dinamico, istituzioni amichevoli e buone condizioni di vita per le persone.
In foto, da sinistra: Marco Lorenzetti, Direttore Confindustria Valle d’Aosta – Giancarlo Giachino, Presidente Confindustria Valle d’Aosta – Maria Giorgia De Fabritiis, Responsabile Area Economia, Bandi e Incentivi, Confindustria Valle d’Aosta
(re.aostanews.it)