Economia, Valle d’Aosta: 2020 annus horribilis causa Covid
Primi 9 mesi dell'anno con calo di fatturato; in forte tensione il settore turismo. Previsioni pessimistiche, tranne che per l'edilizia
Era scontato, ma adesso arriva anche l’ufficialità: il 2020 per l’Italia e la valle d’Aosta sarà un annus horribilis dal punto di vista economico. E’ quanto rileva la Banca d’Italia attraverso l’aggiornamento congiunturale presentato oggi, martedì 17 novembre in videoconferenza.
La Divisione analisi ricerca economica della Banca d’Italia ha intervistato 50 imprese valdostane, “tutte strutturate, ovvero la totalità di quelle con circa 500 addetti e un campione significativo di quelle con più di 20 addetti e nell’edilizia con più di 10”, comunica Cristina Fabrizi della sezione di Torino. Le informazioni sono state raccolte tra la metà di settembre e fine ottobre.
Come prevedibile, la Valle d’Aosta registra in tutti i settori economici un calo marcato nel primo semestre dell’anno e un buon recupero nel terzo trimestre. Le previsioni per il 2021 sono pessimistiche.
L’analisi
Nei primi 6 mesi si registra un calo dell’attività economica di eccezionale intensità di tutti i comparti, con punte negative per il turismo e il commercio.
“Il Covid ha stravolto gli indicatori economici – spiega il neo direttore della filiale di Aosta della banca d’Italia, Simone D’Inverno -. In particolare, il settore del turismo è in forte sofferenza e la prossima stagione invernale preoccupa notevolmente”.
Forte contrazione dell’occupazione, più intensa della media nazionale. Parziale miglioramento nel terzo trimestre. Nel primo semestre si registra un calo del 2,9% contro l’1.9 della media nazionale. Le ore lavorate sono calate del 18%. Si registra un calo del 4,5% delle persone in cerca di lavoro, condizione che fa scendere il tasso di disoccupazione al 5,4% dal 6,9 del primo semestre 2019. Maggiore impatto si è registrato nei settori legati al turismo.
In generale, le prospettive per i prossimi mesi sono condizionate dalla pandemia, soprattutto per i settori del turismo e del commercio.
Turismo
I primi 9 mesi dell’anno fanno registrare un calo del 34% delle presenze; -46% la presenza degli stranieri e -25% quelle degli italiani.
L’andamento estivo è stato migliore del previsto, soprattutto a agosto.
Le prospettive sono di pessimismo, a causa dell’incertezza e dell’acuirsi della crisi pandemica.
Industria
Andamento a due velocità. Una prima parte dell’anno di forte choc, con chiusura delle imprese e terzo trimestre con segnali di recupero. Nei primi 9 mesi dell’anno i due/terzi delle imprese hanno registrato un calo di fatturato.
Edilizia
Per tutto il 2020 la produzione sarà in calo. Cantieri bloccati in primavera e ripresa successiva. Forte il calo del mercato immobiliare, sia per quanto riguarda il residenziale che il commerciale.
Le previsioni per il 2021 sono cautamente ottimistiche, anche grazie alle misure messe in campo dal Governo: su tutti il superbonus 110%.
Misure sostegno al credito
In forte aumento l’attività del fondo di garanzia: tra il 17 marzo e il 18 settembre sono state 2400 le operazioni. Si tratta perlopiù di garanzie alle piccole imprese (25-30 mila euro). In miglioramento l’andamento dei prestiti alle imprese, mentre rallenta quello per le famiglie, che passa da un +3 a un +0,4%; un calo dovuto alla riduzione dei consumi.
Depositi: valdostani formichine
Con il clima di forte incertezza e il calo marcato dei consumi, sono aumentati i depositi dei valdostani. A giugno: +6,1% le famiglie; + 11.7% le imprese.
In foto: Cristina Fabrizi e Simone D’Inverno
(luca mercanti)