Coronavirus, Valle d’Aosta: 243 guariti, 154 nuovi positivi e 4 decessi. Lavevaz: 2 Covid hotel
Il bollettino regionale del contagio del 17 novembre
Sono 243 i guariti da Covid-19 nelle ultime 24 ore in Valle d’Aosta. Lo riporta il Bollettino 185 del 17 novembre aggiornato alle 14.
In totale, dall’inizio della pandemia i guariti salgono a 3.079.
I nuovi positivi sono 154, per un totale di 5.499. Di questi, 4.884 sono stati individuati dal sospetto diagnostico mentre 615 attraverso attività di screening.
I casi testati – persone sottoposte a tampone – nelle ultime 24 ore sono state 263, per un totale di 30.178.
I casi positivi attuali sono 103 in meno, per un totale di 2.163. Di questi, 152 (+1) sono ricoverati nei reparti Covid, 17 (+1) in terapia intensiva e 1.994 in isolamento domiciliare (-105).
Purtroppo, si registrano altri 4 decessi, per un totale di 257. Si tratta di 2 femmine e altrettanti maschi, per un totale rispettivamente di 132 e 125 (2 decessi sul territorio e 2 in ospedale”.
Controlli forze dell’ordine
Lunedì 16 novembre le forze dell’ordine hanno effettuato sul territorio regionale 524 controlli; nessuna sanzione elevata.
Situazione in miglioramento
“A livello sanitario, la situazione sta migliorando – ha commentato in conferenza stampa oggi l’assessore alla sanità, Roberto Barmasse -. Ottima la riduzione di pazienti registrata nelle ultime 24 ore. Sul fronte posti letto Covid, la situazione è abbastanza buona. Abbiamo chiuso il reparto Covid 6 e riaperto lo stesso per le altre terapie”.
L’ospedale da campo alla Pepinière “resta una opportunità che analizzeremo questa sera”, ancora Barmasse.
Per quanto riguarda il contagio tra gli operatori sanitari, vi sono attualmente positivi 35 infermieri, 13 OSS, 7 medici, 1 Operatore Tecnico Sanitario, 5 tecnici, 2 tra ostetriche e assistenti sanitari.
Covid Hotel
“Con la protezione civile stiamo sbloccando al questione legata al Covid hotel – ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz -. Nelle prossime ore individueremo una o due strutture ad Aosta dove poter ospitare pazienti che non possono stare soli a casa, ma che non necessita di ospedalizzazione”.
(l.m.)