Coronavirus: scuole chiuse 7 giorni per fare tamponi a tappeto e ripartire
Dal 23 al 30 novembre; martedì 17 l'ufficialità. Lo stop sarebbe considerato "vacanza"
Scuole chiuse 7 giorni per permettere test rapidi a tappeto tra i docenti valdostani.
E’ più di una ipotesi quella dello “stop and go” al quale stanno lavorando il Governo regionale e l’Ausl. L’ufficialità dovrebbe arrivare domani, martedì 17 novembre.
Ipotesi di stop
Lo stop per una settimana per tutte le scuole della Valle d’Aosta dovrebbe partire da lunedì 23; il ritorno in classe sarebbe previsto per lunedì 30.
Non essendo in servizio i docenti, i 7 giorni di stop dovrebbero essere considerati come “vacanza”. Sarebbero giorni da scalare dal calendario scolastico, partendo dalle due giornate della Fiera di Sant’Orso (che non si terrà), passando per i giorni scelti in autonomia dai plessi, fino alle vacanze di inverno (Carnevale).
Come anticipato oggi, lunedì 16 novembre da Gazzetta Matin, infatti, l’Amministrazione regionale sta elaborando questo nuovo piano per riuscire a ridurre la situazione di forte stress in cui si trova la scuola valdostana. Del piano l’assessore all’Istruzione, Luciano Caveri, ha dato informazioni questa mattina a tutti i dirigenti scolastici durante una conferenza dei servizi urgente.
Le continue quarantene di insegnati e studenti stanno portando alcuni plessi ad essere in enorme difficoltà, anche se i numeri dei contagi non sono esageratamente alti. E’ la gestione del personale colpito dalle restrizioni fiduciarie che stanno causando un effetto domino difficilmente gestibile.
Secondo quanto appreso, i vertici del governo regionale stanno avendo in queste ore incontri decisivi con i rappresentanti dell’USL per predisporre un piano di screening a tappeto per tutto il corpo insegnante valdostano tramite test rapidi.
Il piano
Per quanto riguarda gli studenti, invece, i bambini della scuola dell’infanzia dovrebbero essere esclusi da questa indagine di tracciamento di nuovi casi di positività al Covid-19. Per quanto riguarda la scuola primaria, si sta ancora discutendo per trovare la modalità più consona per effettuare il monitoraggio visto che, al momento, l’obbligatorietà del tamponamento non sembra poter essere attivato ma si andrebbe verso uno screening su base volontaria.
(s.p.)